Maggior numero di punti in classifica, maggior numero di vittorie e miglior attacco del torneo: questi sono solo alcuni dei numeri collezionati dall’Angelese, vincitrice del girone C di Seconda Categoria e promossa in Prima Categoria.
Ma i campionati, si sa, non si vincono solo nelle statistiche. E questo è il caso della società gialloverde, forgiata dal valore delle idee, dalla progettualità e da un grande spirito di squadra.
Il club del presidente Francesco Florindi rappresenta territorialmente Città Sant’Angelo anche se disputa le proprie partite “in trasferta” allo stadio “Druda” di Pineto.
Il club, fondato nel 2007 dall’attuale vicepresidente Silvio Florindi, ha avuto la meglio nel proprio raggruppamento dopo un’annata equilibrata, come sottolineato dal patron Francesco Florindi, intervenuto ai nostri microfoni: «Desidero innanzitutto ringraziare tutti i ragazzi, il mister Ottavio Marcone, il suo collaboratore Javier Roberti e tutta la dirigenza tra cui Silvio Florindi, Luciano Dei Rocini, Rocco Di Giacomo, Roberto Di Lorenzo, Alessandro Grilli, Danilo Mazzocchetti, Roberta Schietroma e Roberta Terra. È stato un campionato esaltante. Siamo stati bravi nel confermare la rosa che l’anno precedente aveva centrato la salvezza, inserendo innesti di spessore. Ci siamo ritrovati in vetta alla classifica a metà ottobre e, da lì in poi, non abbiamo più lasciato il primo posto. Tutto questo grazie alle qualità messe in campo dai nostri giocatori e dal mister. Sono state fondamentali le 7/8 vittorie consecutive ottenute, nella maggior parte dei casi, contro dirette concorrenti: Real C. Guardia Vomano, Cellino e Castiglione Val Fino. Peccato non aver vinto sul campo l’accesso in Prima Categoria. Faccio i complimenti alle nostre rivali che si sono dimostrate all’altezza, onorando un girone complicato ed equilibrato come mai avvenuto negli ultimi anni: tutte le squadre che concorrevano al primo posto meritavano di vincere. Il gioco del calcio, a volte, è spietato e permette ad una sola squadra di trionfare: quest’anno è toccato a noi e questo ci rende orgogliosi».
Il numero uno gialloverde svela anche alcuni segreti alla base del successo del suo club: «Il merito, principalmente, spetta al mister Marcone perché quando sono diventato presidente dell’Angelese, rischiavamo la non iscrizione al campionato a causa della rosa corta, a pochi giorni dall’inizio del campionato. L’allenatore è stato fondamentale nell’aiutarci a costruire, tassello dopo tassello, la squadra e la storia della nostra società».
La vittoria del campionato è frutto anche della passione che alimenta la società e delle sue due componenti femminili: «Siamo un gruppo di dirigenti appassionati di calcio che, dietro un tavolo e una pizza, sognano e cercano di fare calcio nei limiti del possibile. Siamo fieri e orgogliosi di avere due donne come dirigenti, tra cui anche mia moglie: sono loro ad avere le idee più originali, a portare più allegria nel gruppo e ad essere l’anima concreta della società».
L’Angelese, come confermato dallo stesso presidente, è già al lavoro per pianificare il futuro: «Abbiamo aspettato la decisione del Comitato Regionale Abruzzo. Adesso, con la Prima Categoria in tasca, faremo delle valutazioni sulla rosa del prossimo anno. A breve inizieremo ad avere dei contatti con i giocatori e incominceremo a pianificare il futuro. L’obiettivo è quello di confermare lo zoccolo duro della squadra che tante gioie ci ha regalato e valorizzare i giovani della zona di Pineto. Quest’ultima è una nostra prerogativa dato il caloroso accoglimento che abbiamo ricevuto dalla città, dalla società e dall’amministrazione di Pineto. Confermo che la prossima stagione giocheremo ancora al ‘Druda’: abbiamo già avviato dei discorsi con il Pineto (gestore del campo)».
Infine, Florindi si sofferma sul prossimo torneo di Prima Categoria e su un’eventuale partnership con il Pineto Calcio a livello di valorizzazione dei giovani: «Non vogliamo vincere il campionato. È chiaro, però, che puntiamo a far bene. Per farlo è necessario divertirci e creare un grande gruppo affiatato. Parlare adesso di una collaborazione con il Pineto è presto. Sicuramente avvieremo dei colloqui con loro anche se il Pineto è una realtà molto più importante della nostra. Però nella vita tutto può accadere».
Andrea Spaziani