Sono passati 11 mesi dalla diffusione dello slogan “Passione per la nostra Squadra, Passione per la nostra Città”, con cui si era aperto un nuovo ciclo per la storica piazza calcistica di Tagliacozzo. E il tutto non poteva partire meglio. Con grande sorpresa, i biancoverdi si sono piazzati a -3 punti dal Fucense Trasacco nel girone A di Prima Categoria fino allo stop forzato. E se l’appetito vien mangiando, c’è da credere ad una continua crescita degli aquilani.
Tra giovani, vittorie e lungimiranza, abbiamo parlato di passato e futuro con il presidente Giampiero Attili (in foto), che esordisce: «Eravamo partiti con obiettivi sicuramente meno nobili per un sodalizio che doveva ripartire da zero. Infatti, qualche vicissitudine precedente ci ha portati ad insediarci come nuova compagine societaria il 16 luglio, chi fa calcio sa che non è proprio presto. Poi il campionato ha rivelato che la squadra ha sempre mantenuto alto il ritmo, abbiamo riportato tanto entusiasmo e ci siamo divertiti. L’importanza delle avversarie, poi, rende merito a maggior ragione alla nostra realtà, chiamata a cimentarsi contro squadre ben più strutturate. Il girone A è stato molto impegnativo, con piazze calde ed affermate nella categoria».
Un occhio al domani, tra speranze e certezze, e il massimo dirigente rivela: «In questo momento siamo in attesa di capire quel che accadrà, sia intra nos che a livello regionale. Una cosa è certa, se ci dovesse essere concessa la possibilità, non ci tireremo indietro per un eventuale salto di Categoria. Confermiamo al 110% mister Rocchi, che ha svolto un lavoro impeccabile, e con lui ragioniamo su quella che sarà la nostra nuova annata con gli eventuali aggiustamenti vari. Non c’è l’obbligo di salire subito, noi abbiamo un programma di lungo respiro che vogliamo rispettare. La nostra ambizione è tornare in Promozione, dopo molti anni, per rimanerci, quindi gli sforzi che stiamo facendo devono farci arrivare a quel risultato».
Massima attenzione a ciò che accade con le nuove proposte della LND e della FIGC Abruzzo: «La situazione non è semplice, ma le ultime idee potrebbero cambiare radicalmente il calcio nostrano. Blocco delle retrocessioni? Il campo dovrebbe sempre dire chi resta in una categoria, chi retrocede e chi sale. Come in tutte le cose, qualsiasi decisione si adotti, si trova qualcosa da ridire, ci sta, non si può essere tutti d’accordo. Bloccare le retrocessioni può essere giusto per chi se la stava giocando. Per quelle realtà che sarebbero arrivate punto a punto fino all’ultimo secondo per salvarsi e, al momento dello stop, erano penalizzate dai risultati».
In chiusura, Attili traccia un bilancio anche del lavoro giovanile del Tagliacozzo: «Non era semplice partire in poco tempo anche con la Juniores. Eppure, nel girone Élite abbiamo trovato un gruppo di ragazzi volenterosi ed attaccati alla maglia. È con loro che vogliamo costruire il futuro del Tagliacozzo. Nella stagione 2020/2021 si riparte con più stimoli e maggiori certezze. Non solo, perché c’è l’intento di gettare le basi per completare gli organici giovanili con le altre fasce di età».