La decisione era nell’aria da qualche giorno, ora è realtà: esonero dal versamento dei contributi previdenziali per chi lavora nello sport dal prossimo gennaio. Lo ha annunciato il ministro Vincenzo Spadafora al termine del Cdm sulla prossima legge di bilancio. È riconosciuto infatti per gli anni 2021 e 2022 un esonero dal versamento dei contributi previdenziali per atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici, direttori sportivi, preparatori atletici e direttori di gara. Esonero, tra l’altro, cumulabile con gli altri esoneri e riduzioni già precedentemente previsti.
Le dichiarazioni del Ministro
«Quando i decreti di riforma del mondo dello sport saranno approvati ci saranno finalmente più tutele e garanzie per i lavoratori. Per consentire la transizione senza incidere sui bilanci di federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, associazioni e società sportive dilettantistiche, è riconosciuto questo esonero per gli anni 2021 e 2022».
I contributi di novembre
«Sport in sofferenza? No: in questo momento bisogna avere rispetto per tutti perché tanti sono i settori in difficoltà. Io capisco la rabbia montante, ma il comparto Sport è stato tra i primi ad avere aiuti per fronteggiare questa fase. Molti altri settori lamentano invece di non aver ricevuto gli aiuti adeguati. Intanto non escludo che per dicembre il bonus di 800 euro possa essere anche aumentato. Il Ministro Gualtieri mi ha confermato che la Ragioneria dello Stato ha chiuso la pratica e venerdì scorso ha trasferito i fondi alla Banca d’Italia. Giovedì arriverà tutto sul conto corrente di Sport e Salute che, sono certo, disporrà immediatamente i bonifici. Sono in 116.974 lavoratori sportivi che ne usufruiranno dopo aver risposto alla mail ricevuta. Al massimo entro settimana prossima riceveranno il contributo. Ribadisco che solo grazie al nostro sforzo questi lavoratori hanno potuto accedere ad un fondo che negli anni precedenti non esisteva, visto che magari erano costretti ad accettare un contratto di lavoro che non prevedeva alcun tipo di tutela. Ci sono 10mila persone che hanno, giustamente e onestamente, rinunciato al bonus in quanto non ne avevano i requisiti. Quelli che hanno fatto una nuova domanda sono 54mila. Per loro bisognerà attendere qualche giorno in più, ma parliamo comunque della fine di novembre. Occorreranno solo dei controlli più approfonditi, ma saremo celeri anche su questo. Sport e Salute ha fatto un nuovo invio massivo di mail, dal momento che molti dicevano di non aver ricevuto nulla».
Numeri alti
«Cinquantacinquemila volontari: numeri certi, 200 milioni di fondi garantiti per due anni. In molti avevano dubbi che ci saremmo riusciti, alcuni ancora non ci credono: invece da oggi i fondi per il Servizio civile universale sono assicurati per consentire ad almeno 55 mila giovani nel 2021 e 56 mila nel 2022 di dedicare, attraverso l’impegno degli enti, un quotidiano e prezioso contributo a favore dei territori e delle comunità. I volontari potranno così garantire supporto e assistenza in uno sforzo comune di solidarietà e di partecipazione in grado di incidere positivamente sul bene della collettività, anche in occasione di gravi situazioni emergenziali del Paese, come quella che stiamo vivendo. Un grande passo in avanti ma non sarà l’unico: mi impegnerò affinché parte delle risorse del Recovery Fund venga dedicata al Servizio Civile. Per il 2021 sono stati stanziati 50 milioni di euro per la promozione dello sport di base. Giovani e anziani potranno accedere gratuitamente alla pratica dell’attività fisica per migliorare la salute e il benessere. Un incentivo alle famiglie e un modo concreto per sostenere la ripartenza di associazioni, società e centri sportivi su tutto il territorio nazionale».
Queste le parole del ministro. Il governo prende coscienza delle richieste d’aiuto provenienti dal complesso e variegato mondo sportivo. Basterà questo per supportare e sostenere il mondo dello sport nella sua crisi più grande dal Dopoguerra?