Fabio Ferraresi, in settimana, è diventato il nuovo allenatore del Silvi (leggi qui la notizia) prendendo il posto del dimissionario Alfredo Castellano. Sarà lui, dunque, a condurre i rossoblù nel prossimo campionato di Promozione. Dopo le esperienze come vice allenatore nel Francavilla e nel Castelfidardo, Ferraresi avrà la possibilità di guidare per la prima volta una prima squadra. Intervenuto ai microfoni di Abruzzo Calcio Dilettanti l’ex calciatore, tra le altre di Chelsea, Aston Villa, Chievo, Lecco, Castel di Sangro, Avellino, Sora, Pescara e Renato Curi Angolana, ci ha raccontato le prime sensazioni dopo l’accordo raggiunto.
La scelta di Silvi
«Avevo l’ambizione di allenare una prima squadra da almeno un anno, ma per tanti fattori non ho mai avuto la possibilità. Molte società non investono su un allenatore giovane perché ritenuto rischioso. Quello che ho detto al presidente (Antonio Del Vecchio, ndr) e al vice presidente (Raffaele De Luca, ndr), durante il nostro incontro, è che bisogna sempre tenere conto del percorso. Sono felice perché entrambi mi hanno coinvolto, mi hanno fatto sentire importante e mi hanno dato questa opportunità. Ringrazio, in primis, il direttore sportivo Antonello Di Crescenzo. Se lui non mi avesse proposto alla proprietà, probabilmente non se ne sarebbe fatto nulla. Sono partito dal basso e so che non sarà facile uscire da queste categorie, dove bisogna fare bene per risaltare all’occhio dell’opinione pubblica. Io, però, ci credo. E ci credo anche grazie al Silvi che non mi ha fatto mancare nulla, dandomi disponibilità per operare sul mercato».
Il lavoro con i tanti giovani del Silvi
«Con i giovani riesco ad instaurare un rapporto di fiducia e di amicizia, portandoli dalla mia parte. A distanza di anni, ho ancora dei rapporti splendidi con i ragazzi del Pescara e della Juniores del Francavilla. Prima di essere allenatori, bisogna essere uomini e trasmettere dei valori importanti per la crescita dei giovani. Cercherò di diffondere al massimo la mia esperienza con la consapevolezza che, anche se non siamo professionisti, dobbiamo essere professionali. Ed essere professionali significa fare le cose in un certo modo, senza ingerenze e nel pieno rispetto dei ruoli di ognuno».
Silvi 2021/22: gli obiettivi
«L’obiettivo è quello di mantenere la categoria, valorizzando i tanti giovani presenti nel vivaio. Vedremo se ci sarà la possibilità di fare qualcosa in più: tutto dipenderà anche dalla squadra che riusciremo ad allestire. In questo senso ci stiamo già muovendo e proverò a portare a Silvi 4/5 calciatori che mi conoscono e che sanno come lavoro».
Andrea Spaziani