Torna in campo la Serie D, seppur con due gare rinviate (Real Giulianova – Agnonese e Vastogirardi – Campobasso). Oggi si gioca la ventiseiesima giornata del girone F di Serie D e spicca, su tutti, il derby tra Notaresco e Castelnuovo.
Aria di derby
Al “Vincenzo Savini” ci si gioca tutto per restare in alto. Il Notaresco vuole mantenere alta la pressione sulla capolista Campobasso e punta a confermarsi dopo il blitz di Castelfidardo dell’ultimo weekend. L’arrivo di Acquadro offre a Epifani una pedina fondamentale a centrocampo oltre al ritrovato gol dell’atteso Dos Santos e alla forma invidiabile dello scatenato Marchionni (gol e assist nell’ultima gara). Il Castelnuovo vuole rialzare la testa dopo la sconfitta contro la capolista (4-0) e in un momento di lieve flessione, con un punto nelle ultime 4 giornate. I neroverdi si affidano alla fame di gol di D’Egidio e Loviso per riprendersi il terzo posto.
Pineto, trasferta chiave
Biancazzurri a caccia del terzo successo consecutivo, ma contro un avversario più che ostico. Trasferta a Genzano, contro il CynthiAlbalonga. I laziali occupano momentaneamente il terzo posto ma vogliono rialzarsi dopo il passo falso col Matese (1-0) e riprendere quella striscia positiva che aveva portato 9 risultati utili consecutivi. Il Pineto si affida all’ottimo momento di Minnozzi e Romano, 7 gol in due dalla ripresa delle attività, per mettere ulteriore pressione a chi sta davanti e proseguire una risalita che lascia già un sapore dolcissimo al solo pensiero.
Vastese, che insidia
Tornano in campo, dopo 5 gare, gli aragonesi. Smaltito l’incubo Covid con il secondo focolaio stagionale, i biancorossi di D’Adderio ospitano il Matese in una sfida delicatissima. Arriva, forse, l’avversario più ostico del momento, quella squadra salita al quinto posto con 14 risultati utili consecutivi. Matese senza gol al passivo nelle ultime 4 gare ufficiali, un bigliettino da visita che mette paura. Vastese a caccia di un successo che non arriva dal 14 febbraio, ma con 10 risultati positivi alle spalle prima dello stop.
Nicolas Maranca