14 nuovi rinvii fanno capire chiaramente che, con un’accelerata simile del Covid, il calcio dilettantistico può ripartire solo con un nuovo e più efficace protocollo, almeno in Serie D. Nel campionato nazionale, infatti, l’alto numero di slittamenti per le gare di recupero inizialmente programmate per il prossimo weekend lascia dietro di sé la certezza che il nuovo calendario stilato per il mese di novembre è già saltato.
Una soluzione da trovare
Le voci che trapelano dagli ambienti federali parlano di un’azione decisa per promuovere un nuovo protocollo, almeno nella stessa Serie D. Il Comitato Tecnico Scientifico della FIGC, a questo punto, non sembra potersi esimere dal sottoporre l’obbligatorietà dei tamponi rapidi, c’è però una condizione da tenere a mente: le società non possono prendersi l’ulteriore peso di questi costi. Una stagione che ha portato calo di sponsorizzazioni, cifra quasi a zero per gli introiti dai biglietti e costi per il rispetto delle norme elevati. Secondo i più, non bastano le cifre proposte dall’ultimo Decreto Ristori a coprire le spese sostenute. C’è poi da regolamentare la gestione delle gare, per capire se ci sono le condizioni per imporre un nuovo numero limite di effettivi a disposizione delle squadre per non far slittare a data da destinarsi gli stessi match.
Le Categorie inferiori
A questo punto, con l’andamento sempre più critico della curva epidemiologica, è sempre più difficile fare ipotesi anche sui campionati dalla Eccellenza in giù. Tante le proposte, in pochi hanno già fatto un passo deciso rinviando a febbraio le competizioni. Le rappresentanze territoriali continuano il confronto con la LND centrale, ma adesso i club attendono una risposta certa per riprogrammare le proprie attività. Situazione che si complica se si pensa alle difficoltà che sta avendo anche il professionismo, con la Serie C chiamata a rinvii su rinvii, specialmente nel girone meridionale.
Foto di copertina di Omar Ram da Unsplash
Nicolas Maranca