Oltre 300 apparizioni tra Eccellenza e Serie D. Una carriera fatta di sacrifici, di passione, di indiscutibili doti tecniche ed umane apprezzate in ogni club dove è passato. A 40 anni, Fabio Fuschi decide di appendere le scarpette al chiodo e lo fa annunciandolo su Facebook, dopo il difficile periodo del covid che ha influenzato il mondo calcistico, e non poco.
Nell’ultima stagione era partito tra le fila della Torrese, prima di accasarsi al Lanciano alla ripartenza dell’Eccellenza, toccando un’altra piazza blasonata nel suo percorso, l’ennesima. Pineto, Montesilvano, Giulianova e non solo, un viaggio partito da bambino e che ora lo condurrà in un ruolo tecnico, come comunicato dall’atleta stesso.
Lettera di congedo
«Dopo tante notti insonni e lacrime, sono arrivato ad una decisione sofferta, ma giusta: lascio il calcio giocato, quello agonistico. Esco dal rettangolo verde per stare in quello spazio piccolo, per iniziare la nuova avventura nel ruolo di vice allenatore.
Dovrò abituarmi nel vedere gli altri fare quelle cose, che tu hai fatto per tanto tempo. Avrei voluto continuare a giocare, perché mi sento ancora bene…perché ho voglia…perché mi diverto, ma arrivi ad un certo punto della vita nel quale ti devi rendere conto che devi dire basta. Smetto per mia volontà e non per volontà degli altri. Mi sarebbe piaciuto smettere in una situazione più normale, magari dopo aver giocato un campionato intero, regolare. Purtroppo da un anno e mezzo a questa parte, molte cose non sono più come prima…questa pandemia ci ha cambiato molte abitudini quotidiane.
Il sogno di ogni bambino che inizia a giocare a calcio è quello di giocare con la sua squadra del cuore, con la Nazionale, magari vincere la coppa del mondo. Anche se la mia carriera non è stata proprio così, io il mio sogno l’ho vissuto lo stesso, tante soddisfazioni e per fortuna poche delusioni.
Voglio ringraziare tutte le squadre nelle quali ho militato più o meno per una o più stagioni. Dico grazie al Pineto Calcio , società che mi ha cresciuto calcisticamente dall’età di 6 anni ai 18. Grazie al Mosciano, Campobasso, Montesilvano, Angolana, Sapri, Santegidiese, Sulmona, Celano FC Marsica , Avezzano, Termoli, Folgore Veregra, Giulianova, Torrese e Lanciano. Ringrazio tutti i presidenti, allenatori, magazzinieri, tifosi e tutti i miei compagni di squadra che mi hanno accompagnato in questi 23 campionati.
Spero di avervi lasciato un buon ricordo di me come persona e non solo come calciatore. Si chiude un capitolo importante della mia vita, ne inizia un altro con lo stesso entusiasmo del mio primo calcio ad un pallone. Per te ho gioito, ho pianto, ho urlato, a volte non ho detto nemmeno una parola….posso dirti solo GRAZIE!!!
Esco salutando tutti. Appendo le mie scarpe al chiodo. Che abbia inizio la mia nuova avventura… LET’S START»
Nicolas Maranca