Lo stop al calcio dilettantistico abruzzese, imposto dal Dpcm, ha bloccato la stagione anche del San Benedetto Venere, impegnato nel girone A di Prima Categoria. Del momento attuale e dei possibili scenari ne ha parlato, ai microfoni di ACD, il presidente Beniamino Cerasani.
Il presente
«Stiamo affrontando la situazione d’emergenza con tranquillità ma anche con preoccupazione al tempo stesso. Purtroppo dobbiamo farci forza un po’ tutti, nella speranza che tutto finisca al più presto. Ora sono stati fermati anche gli allenamenti di squadra, purtroppo si possono fare solo individualmente. Il nostro mister ha dato un programma a tutti gli atleti così possono allentarsi da soli, anche se sappiamo che è molto diverso e difficile».
Non è più domenica
«Ogni settimana non vedevo l’ora che arrivasse la domenica ed ho detto tutto. Per quanto riguarda la squadra stavamo andando bene, però avevamo disputato solo due partite. L’obiettivo rimane quello di vincere il campionato, vedremo se riusciremo a farcela».
Aiuti economici
«I sostegni economici sarebbero importanti in ogni caso, da qualunque parte essi provengano. Purtroppo i contributi che il Governo ha emanato sono per pochi intimi, come i gestori degli impianti sportivi. Noi dobbiamo andare avanti con le nostre forze purtroppo».
Lo stop al calcio giovanile e le iniziative della società
«Questo stop forzato sicuramente pesa più per i giovani che per altri, ma noi non ci stiamo certo annoiando: in questi giorni ci siamo riuniti con i bambini e il nostro responsabile Covid ha effettuato loro i tamponi insieme agli allenatori ed ai genitori. Fortunatamente tutti negativi. Li abbiamo coinvolti anche in azioni per il sociale, ricevendo apprezzamenti da parte del presidente del CONI Giovanni Malagò e dal responsabile per lo sport alla presidenza del Consiglio dei ministri».
Gli scenari futuri
«In questo momento non si sa cosa ancora potrebbe accadere, ma io sono fiducioso. Alla fine chi ama questo sport farà le cosiddette fosse con i piedi per ripartire e, sinceramente, non vedo l’ora. Comunque tra mille difficoltà sicuramente si ripartirà con una volontà superiore, ci credo!»