E delle Categorie inferiori, cosa ne sarà? La domanda che si fanno tutti, di fronte ai rumors frequenti su Serie D ed Eccellenza. Non ci sono, al momento, le condizioni per far riprendere i campionati ancor più territoriali, in assenza di un protocollo che permetta le attività. Ne parla, ai microfoni di Abruzzo Calcio Dilettanti, il Massimo Dirigente del Roseto 1920, Sem Abate. Il sodalizio biancazzurro è stato inserito nel girone D di Seconda Categoria, senza poter debuttare in campionato dopo l’iniziale rinvio della LND Abruzzo e quello successivamente imposto dal Dpcm.
«Il momento è disastroso per noi che siamo una piccola realtà di Seconda Categoria» ha dichiarato il presidente «Abbiamo meno sponsor e visibilità, visto che non siamo nemmeno partiti. Immagino quale disastro ci sia salendo di categoria. Gli ingaggi dei calciatori sono notevolmente più esosi e non solo quelli, visto che ormai le amministrazioni comunali scaricano parte delle spese di manutenzione di campi e strutture sulle società».
Abate ha anche commentato la possibilità di un aiuto economico per le società: «Se mai dovessero arrivare questi aiuti sarebbero sicuramente graditi. Ma sarà come una goccia d’acqua nel deserto. Speriamo di trovare altri collaboratori e sponsor che ci possano aiutare. Di certo molti non ce la faranno a continuare visto che erano con l’acqua alla gola».
Il presidente ha infine espresso il suo rammarico per la stagione e le sue aspettative sulla ripresa: «Il rammarico più grande è quello di non essere riusciti né a finire la passata stagione e né, e questo è ancora peggio, a sapere quando e se si inizierà la prossima. Abbiamo ottemperato e onorato totalmente le spese d’iscrizione e parte delle spese di manutenzione della struttura che ci ospita. Si ipotizza, se tutto andrà bene, una ripresa a febbraio/marzo, giocando solo 10 delle 20 gare previste, in un mini campionato a 11 squadre. È difficile così raggiungere i propri obiettivi di promozione in categorie più importanti. E se ad una squadra dovessero capitare tutti gli scontri diretti fuori casa disputando solo la gara di andata? Non credo che sarebbe una cosa molto seria. Vorrei aggiungere che capisco le notevoli difficoltà provocate dal virus, ma alla fine abbiamo pagato per due campionati, e se tutto andrà va bene ne verrà disputato uno solo. A marzo sarà un anno esatto che non si gioca a calcio, escluse le due partite di Coppa Abruzzo. Partite tra l’altro inutili, visto che verrà anche sospesa la competizione».