La Lega Nazionale Dilettanti sceglie di ripartire con le massime competizioni regionali di calcio a 11 e calcio a 5 maschile e femminile (clicca qui per leggere la notizia). Tante le condizioni che, ora, dovranno essere valutate dalla FIGC e tanti i punti interrogativi posti dagli addetti ai lavori. Partiamo da uno schema: la LND propone la ripartenza, chiedendo di bloccare le retrocessioni e accordando la possibilità di un club di non voler proseguire per questa stagione senza retrocederlo di categoria e senza penalizzarlo, ma non si fa riferimento ad un eventuale stop dei pagamenti delle iscrizioni o all’uso futuro delle tasse già pagate.
Riprendere, meritare ma non del tutto
I pro e i contro sono tanti, evidenziati da mesi ormai. La cosa che risalta, agli occhi dei più, è che il format che verrà preso in esame dalla Federcalcio sarà quello di campionati con promozioni, ma senza retrocessioni. Si potrà dire che anche la scorsa stagione è accaduto, ma non serve analizzare a fondo il contesto per capire che è ben diversa la situazione. Ad aprile, le attività non sarebbero mai potute riprendere, con le società che si sono ritrovate catapultate in uno scenario surreale e accordare solo le promozioni senza altre gare da poter disputare è sembrato doveroso. In altri termini, come poter far retrocedere una squadra, distante magari un punto dalla salvezza, se non può avere la possibilità di giocarsi le sue carte?
Oggi la cosa è di ben diversa entità, perché il blocco delle retrocessioni, seppur per qualcuno possa risultare giusto, viene preso in considerazione pur dovendo regolarmente proseguire almeno il girone di andata. Se bisogna riconoscere i meriti di chi vincerà i campionati, non dovrebbero essere riconosciuti anche quelli di chi chiude in fondo alla classifica?
Non si fraintenda il messaggio: converrebbe, forse, attendere di poter disputare la stagione interamente per poter stabilire i vari verdetti e senza modifiche alle NOIF?
Altra modifica all’articolo 49 delle NOIF vorrebbe, come da comunicato LND, «consentire il mantenimento della categoria per le società che dovessero rinunciare alla prosecuzione dell’attività per difficoltà economiche». Qui si apre un altro punto.
Iscrizioni e pagamenti
Lodevole l’iniziativa di andare incontro a chi rischia di non poter proseguire la stagione, c’è un aspetto che nessuno ha ancora chiarito. Nel comunicato della Lega Nazionale Dilettanti, non si fa riferimento alle iscrizioni. Nella stagione attuale, le società, oltre a poter pagare in un’unica soluzione, hanno ottenuto l’alternativa di dilazionare le tasse sostenute in più mesi. Fin qui, nessun canale ufficiale parla di abbattere o congelare suddetti pagamenti. In sunto: se una società volesse fermarsi perché economicamente impossibilitata andrebbe ugualmente a sostenere le spese correnti al pari di chi completa il format che verrà adottato. Da mesi, poi, la perplessità è ancor più grande se si considera il fatto che, se il campionato dovesse essere dimezzato nella sua durata e nelle sue tappe, quindi con meno gare da giocare, automaticamente il pagamento dovrebbe essere inferiore rispetto a quello stabilito in principio. Ipotesi di risoluzione dell’articolata situazione: Non sarebbe più facile far valere le somme già versate in questa annata anche per il futuro, quando poi bisognerebbe unicamente aggiungere la cifra necessaria a coprire i costi della successiva stagione intera?
Scendere in campo o no?
A questo punto si pone un ultimo interrogativo. In quelle società che hanno stabilito contratti economici con i tesserati, come si gestirebbe un eventuale stop alle attività, sapendo di mantenere in ogni caso la categoria? A quel punto, ogni club coinvolto potrebbe non sostenere più i pagamenti, visto anche il momento delicatissimo senza introiti dai tagliandi gare, con la riduzione di quelli da sponsor e senza altri contributi. Situazione che può valere anche per chi continua fino in fondo: le società avranno la forza di andare avanti, senza avere ancora la certezza di un sostegno economico esterno per le spese sanitarie?
Tanti dubbi, nel frattempo la palla passa dalla LND alla FIGC, proprio all’alba delle elezioni.
[Foto copertina di Alex Lanting da Unsplash]
Nicolas Maranca