Firmato in serata il nuovo decreto del presidente del consiglio dei ministri (Dpcm), contenente le nuove misure per il contrasto al contagio da Coronavirus. In attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ormai certe le istruzioni per lo sport nazionale. Il Premier Giuseppe Conte, con i ministri degli Affari Regionali Francesco Boccia e della Salute Roberto Speranza, ha già illustrato alle Regioni quel che accadrà da questo momento. Si fermano le attività amatoriali, mentre vanno avanti lo sport professionistico, dilettantistico e le attività giovanili e di base.
Stop allo sport amatoriale. Un concetto, questo, che ha avuto molta attenzione. Perché si stoppa il calcio a 5 amatoriale, ad esempio, e non si fermano i campionati di futsal? Molto semplice la spiegazione: un’attività sportiva promossa da una società affiliata a una federazione o a un ente è soggetta al rispetto di tutte le norme e di tutti i protocolli previsti in materia anti-Covid.
Ok allo sport nelle palestre. Nella bozza del Dpcm si legge: «L‘attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, ovvero presso altre strutture ove si svolgono attività dirette al benessere dell’individuo attraverso l’esercizio fisico, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento».
Stadi e spettatori. Il Dpcm chiarisce le regole per lo svolgimento delgi eventi sportivi di ogni genere. Nessun mutamento per gli stadi, con ancora 1000 persone ammesse per la visione delle singole gare, mentre la capienza dei palazzetti sale al 15%, anche se resta il tetto dei 1000 spettatori. Resta l’obbligo del distanziamento sociale e la misurazione della temperatura all’ingresso. Porte ancora chiuse per stadi e campi sportivi dove si svolgono i campionati dilettantistici.
Nicolas Maranca
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