Momento di sosta per il calcio dilettantistico, che in questo 2020 ha visto il campo ben poco. Lo sa bene anche la Nuova Santegidiese, partita con i favori del pronostico nel girone B di Promozione ma ancora costretta ad attendere per togliersi le sue soddisfazioni. 10 punti raccolti in 4 gare, con 3 vittorie ed 1 pareggio. Giallorossi che sono tra le poche squadre in Abruzzo a non aver ancora subito gol e che hanno il miglior rendimento del raggruppamento.
Ai microfoni di Abruzzo Calcio Dilettanti, è il tecnico Pasqualino Di Serafino, ex tra le altre di Nereto e Alba Adriatica, a dire la sua sul momento attuale.
Ripresa
«È l’enigma del momento, tutti attendono una data che purtroppo ora non c’è e non può esserci. Forse il nuovo punto di partenza ci verrà fornito a metà gennaio, ma anche oltre. Ora ci sono le elezioni, poi penso che sarà il nuovo comitato ad occuparsene. In questo momento non penso ci possa essere una data, anche perché alle squadre occorreranno tre o quattro settimane di preparazione. La voglia di riprendere è comune a tutti, ma serve un minimo di sicurezza, occorre un protocollo efficace e soprattutto pochi contagi a livello nazionale. Non possiamo pensare di andare in campo così, alla rinfusa. L’ultima settimana prima dello stop non era più calcio, si aveva paura di essere contagiati poiché la maggior parte dei dilettanti lavora e non può rischiare il proprio posto. Andrà evitato il ripetersi di questo scenario. Per proseguire, tutti abbiamo voglia di finire regolarmente andata e ritorno, il fatto che in Promozione ci sono meno squadre ci può agevolare rispetto all’Eccellenza. Chi ama questo sport, non ne sa fare a meno».
La lontananza dai campi
«Mi manca il calcio come mi manca vivere normalmente. Seguo questo sport fin da bambino, per noi dilettanti è una passione e non un lavoro. Mancano avere il rapporto quotidiano con atleti e dirigenti, i rituali prima delle gare, gli allenamenti. Noi stiamo facendo del lavoro individuale, sfruttando gli spazi aperti. Ci sono dei programmi settimanali e ognuno si prepara da solo, il Dpcm ce lo permette e pian piano cerchiamo di mantenere un minimo di condizione. Però ripeto, servono tre o quattro settimane di lavoro collettivo prima di riavviare il campionato. Un conto è correre individualmente, un altro preparare un discorso tattico».
Il girone B
«Il girone ha un buon livello. Noi possiamo puntare a vincere, ma attenzione alle altre squadre. C’è il Fontanelle che si è rinforzato e continuerà a farlo, sono insidiosi e non lasciamoci ingannare dai primi risultati. Il Mosciano continuerà a far bene come lo scorso anno. Anche vedendo chi abbiamo affrontato, posso dire che non è tutto scontato, tutti daranno filo da torcere a tutti. 4 partite sono poche per dare giudizi, ma secondo me Mosciano e Fontanelle sono quelle che ci contenderanno la vittoria fino alla fine. Resta da capire sempre come funzionerà il discorso playoff, ma le mine vaganti non mancano, penso al New Club Villa Mattoni, penso all’Hatria».
Calciomercato
«Abbiamo allestito una buona squadra in estate, sono state fatte delle scelte chiare inserendo poi anche De Angelis. Al momento non sono in programma altri movimenti, non ne avvertiamo il bisogno anche perché la società ha fatto davvero il massimo per darci una macchina che possa correre fino alla fine. La squadra è forte, non ci nascondiamo, ma per vincere bisogna lottare, ricordiamocelo».
In chiusura, gli auguri verso le festività natalizie: «Quello che ci auguriamo tutti è di tornare in campo. Il 2020 è stato difficilissimo, ma lanciamoci verso un 2021 diverso, fatto di agonismo e divertimento, fatto di quel pallone che rotoli sul rettangolo verde. Vogliamo vivere ancora la quotidianità offerta dal dilettantismo».