Continua a tenere banco il tema della ripartenza del campionato di Eccellenza. Il Comitato regionale abruzzese ha fatto le sue proposte alle società di Eccellenza. Adesso si attende la decisione del Consiglio Direttivo della LND, in programma venerdì 5 febbraio.
“Gli addetti ai lavori” scalpitano per tornare quanto prima sul terreno di gioco. Tra questi c’è anche il capitano dei Nerostellati, Alessandro Del Gizzi.
Il difensore, pratolano doc, non nasconde la sua nostalgia per il calcio: «Su una scala da 1 a 10, mi manca 1000. Per quanto mi riguarda è lo sport più bello perché riesce a regalarmi emozioni uniche come lo stare insieme ai compagni di squadra, veri compagni di battaglia per tutto l’anno. Vivere lo spogliatoio per noi è una cosa sacra. Lì dentro ci sono sfottò, litigi, abbracci e tanto altro ancora. Se hai un problema, quando sei lì dentro, ti dimentichi di tutto. Come i bambini giocano “spensierati”, noi lo siamo in egual misura grazie a queste piccole cose che ci permettono di dimenticare i problemi extra-calcistici».
Nostalgia mista a una grande voglia di tornare in campo: «Penso che se dovessero esserci le giuste precauzioni e controlli (nuovo protocollo e tamponi rapidi), allora si potrebbe ripartire. Con eventuali tamponi si ha un monitoraggio più generale della situazione. Il rischio resta, ma ci sarebbe comunque una tracciabilità del virus. Senza ciò, non si può ripartire».
Una ripartenza, quella del campionato di Eccellenza, fondamentale «per le società che hanno investito. Ci sono club che da marzo si sono messi all’opera per poter ripartire ad agosto. Nonostante tutte le difficoltà, hanno iscritto la squadra e hanno pagato i primi stipendi. Annullare tutto, per me, sarebbe solo una perdita per queste squadre poiché vanificherebbe l’investimento fatto».
In attesa di un eventuale ritorno in campo, Del Gizzi e i suoi compagni di squadra si tengono in forma «seguendo il programma del prof. Saccoccia. Ognuno si allena individualmente, per conto suo» e in contatto «sul gruppo (Whatsapp, ndr) per scambiarci chiacchiere e risate. Per il resto, invece, attendiamo le decisioni del Governo e della Lega».
Andrea Spaziani