Non sarà una Eccellenza normale. Non lo sarà perché su 20 partecipanti, solo 7 ripartiranno. Encomiabile l’opera di riprogrammazione della LND Abruzzo e del Presidente Memmo, ma dall’11 aprile ci sarà un’assenza pesante ai nastri di partenza e sarà quella della Provincia di Teramo. Nessuna squadra del territorio ha scelto di aderire al nuovo format e la storia recente e passata del trentennale massimo campionato regionale testimonia il valore della zona assente.
Numeri e successi
Pensiamo alle ultime tre stagioni portate a termine. Due volte il successo è andato a squadre della Provincia di Teramo, prima con il Real Giulianova del Presidente Bartolini e poi, la scorsa annata, con l’incredibile marcia del Castelnuovo Vomano. 4 erano le teramane al via di questa Eccellenza (Alba Adriatica, Nereto, Pontevomano e Torrese), in quinto delle totali. Non si può dimenticare neppure che l’ultima abruzzese a vincere i playoff nazionali di Eccellenza salendo in D risulta il Pineto, nel 2015/2016, una delle sei teramane inserite nel girone a 18 squadre. Una provincia che annovera altri indimenticabili successi e record, si pensi al San Nicolò 2013/2014, che salì in D con appena 2 sconfitte in 34 giornate e ben 86 punti. O si ripensi all’annata 2010/2011, quando ai nastri di partenza la metà esatta delle partecipanti era della Provincia oggi assente (9 su 18) e ben 5 di esse chiusero entro i primi 6 posti. Numeri resi importanti anche dal valore dato dal territorio anche in Serie D, con ben 4 rappresentanti su 5 regionali provenienti dalla zona dell’Interamnia Urbs (Castelnuovo Vomano, Notaresco, Pineto e Real Giulianova).
Scelta di responsabilità, che nessuno potrà condannare, quella delle squadre teramane, che hanno optato per tutelare i tesserati proiettandosi già al futuro. Sarà, però, una rilevante assenza in una Eccellenza inedita e inattesa.
Nicolas Maranca