Esordio sulla panchina de L’Aquila 1927 per l’allenatore Ruben Dario Bolzan, arrivato giovedì al posto del dimissionario Cappellacci. Il tecnico argentino inizierà la sua nuova avventura domenica, allo stadio “Gran Sasso-Acconcia”, contro la Renato Curi Angolana. Il mister è stato presentato oggi dal club rossoblù e ha parlato anche alla vigilia della gara con i nerazzurri.
Presenti alla Sala Stampa “Franco Giancarli” anche il direttore generale, Gianni Tuosto, e il vice presidente Massimo Barberio. A prendere la parola per primo è stato il DG rossoblù, che ha subito ringraziato mister Cappellacci per il lavoro svolto in questi anni: «A nome della società voglio ringraziare il mister e l’uomo Roberto Cappellacci perché ha rassegnato le dimissioni dopo la partita con il Capistrello per dare una scossa all’ambiente, appiattito dopo l’incontro. Cappellacci ha rassegnato le dimissioni da tecnico imbattuto in questa stagione, primo in classifica alla fine della prima parte del torneo e secondo classificato in questo momento. Vogliamo ringraziare l’uomo. Un uomo vero che ha accettato una scommessa altamente rischiosa in Prima Categoria, sposando in toto la causa rossoblù. Anche nelle dimissioni ci ha fatto capire quanto ci tiene a questa maglia, a questa città e a questa società. Credo che ancora oggi bisogna ringraziarlo per tutto quello che ha dato a L’Aquila non solo come allenatore, ma anche come persona. Questa sarà sempre casa sua e credo che la città lo accoglierà sempre come un figlio adottivo».
Il direttore generale, Gianni Tuosto, ha smentito anche le voci su visioni diverse di mercato tra allenatore e società e sull’incompatibilità di alcuni giocatori con il sistema di gioco adottato dall’allenatore tortoretano: «I cicli degli allenatori finiscono. Quello con Cappellacci non è finito perché il mercato non era stato fatto con lui o perché c’erano giocatori poco funzionali all sue idee di gioco. Era semplicemente finita una bella storia. Cappellacci ha capito che era giunto il momento di fare un passo indietro per darci una scossa e darci l’energia per combattere fino all’ultimo minuto per coltivare quello che è il nostro obiettivo: la Serie D».
Esclusi provvedimenti nei confronti dei giocatori: «Nessun giocatore ha mai pensato di venire dalla società per allontanare Cappellacci, anche perché avrebbe trovato scudo da parte nostra. Non ci saranno provvedimenti verso i singoli giocatori, perché non c’è motivo per prenderli».
Successivamente spazio alle parole di mister Bolzan, presentato ufficialmente dal club: «Non entro nel merito di quello che è successo. Posso solo dire che Roberto Cappellacci è un allenatore che stimo moltissimo. Mi interessa solo quello che succederà fino al termine della stagione. L’idea di gioco potrebbe essere simile, ma potrebbe cambiare solo la forma. Ci vuole del tempo. Ho provato ad incidere sull’aspetto mentale dei giocatori. Ho trovato uno spogliatoio abbastanza abbattuto, al quale ho detto che la situazione non è drammatica perché c’è ancora tempo e c’è qualità (sia umana che tecnica) per fare bene. Bisogna cercare in tutti i modi di raggiungere l’obiettivo prefissato dalla società. Sono felice di essere qui e orgoglioso di allenare una piazza importante con una società così ben organizzata e strutturata».
Solo due giorni di allenamento per il tecnico argentino, che ha già le idee ben chiare per risollevare la situazione: «Trovo una squadra organizzata, con personalità, che sa gestire il pallone e che sa stare in campo. Questo potrebbe essere sicuramente un vantaggio. Quello che manca a questa squadra, secondo la mia idea di calcio, è l’attacco alla profondità, maggiore velocità nelle transizioni (sia quando si perde che quando si recupera la palla). Domani non vedrete la squadra che gioca il calcio di Dario Bolzan. Ho dato degli input, ma ci vorrà tempo per cambiare una struttura che ha lavorato insieme per molto tempo. Voglio una squadra coraggiosa, che sappia riconoscere i momenti della partita e le zone del campo e che sappia quando consolidare o quando andare a fare male agli avversari».
Capitolo formazione. «Saranno tutti a disposizione, ad eccezione del portiere Chicarella. Domani farò le mie scelte in base a ciò che ho visto. Non giocherò con un 4-3-3 con gli esterni larghi, voglio massima libertà per gli attaccanti. Probabile che Miccichè abbia più libertà rispetto alla partita con il Capistrello».
Infine, Bolzan è tornato sulla scelta di accettare la chiamata aquilana: «La trattativa è stata sorprendente e anche stressante, perché non sapevo che L’Aquila avesse pareggiato. Ho ricevuto delle telefonate e ho chiesto tempo per riflettere anche se non ce n’era. Essendo un passionale, mi sono fatto coinvolgere subito dalla voglia di calcio delle persone con il quale mi sono riunito. Non so se L’Aquila può vincere il campionato, lo deve vincere».