È già clima derby quello che si respira attorno a L’Aquila e Chieti. Le due squadre si ritroveranno faccia a faccia al “Gran Sasso-Acconcia” in un match che potrebbe decidere chi si guadagnerà l’accesso al prossimo campionato di Serie D. Un match al quale potrà assistere il pubblico grazie all’ultimo Decreto governativo. Ma proprio su questo aspetto sono nate le prime schermaglie tra i club relativi ai biglietti per i tifosi ospiti. Il Chieti nella giornata di sabato, in una nota ufficiale, scriveva quanto segue: «Il Chieti F.C. 1922 comunica che, in occasione della gara L’Aquila-Chieti in programma il 2 giugno, nonostante la riapertura degli impianti sportivi al pubblico, non saranno disponibili biglietti per i tifosi ospiti. Ci siamo adoperati sin da subito, inoltrando una richiesta formale per 300 biglietti su una capienza totale di 1.000 posti. L’A.S.D. L’Aquila 1927 ha ritenuto di non poter soddisfare la nostra istanza al fine di destinare la capienza totale ai propri sostenitori, anche visto il numero di abbonamenti sottoscritti».
Poche ore fa è arrivata la replica de L’Aquila attraverso un lungo comunicato che si conclude con un monito al Comitato Regionale abruzzese: «chiediamo di VIGILARE sulla regolarità del campionato, soprattutto ora che si entra nella fase cruciale del mini torneo, perché è bene ribadire che i campionati si vincono sul campo e che tutte le squadre partecipanti giochino tutte le partite nel massimo delle proprie possibilità senza favori e continue pressioni dall’esterno, così come ha sempre fatto L’Aquila 1927 dalla Prima categoria».
Il comunicato de L’Aquila 1927
«L’Aquila 1927, a seguito delle polemiche di questi giorni, tiene a precisare che in virtù del DL n.52 “a decorrere dal 1/6/2021, in zona gialla la capienza consentita non può superare il 25% della capienza massima autorizzata e, comunque, il numero massimo non può superare i 1.000 spettatori per impianti all’aperto. Gli eventi devono svolgersi nel rispetto delle linee guida adottate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per lo sport, sentita la Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI), sulla base di criteri definiti dal CTS. L’Aquila 1927 si è dotata, sin dal mese di settembre 2020 di un Piano Anti-Covid, depositato ed approvato dalla Questura e dal preposto settore comunale. Tale piano prevede stringenti, rigorose e costose misure anti-contagio, che non abbiamo visto del tutto essere presenti in nessun altro impianto che fino ad oggi ci ha ospitato. Il piano Covid dello stadio Gran Sasso D’Italia prevede la chiusura del settore ospiti che, pertanto, non può accogliere pubblico, e l’apertura dei due soli settori locali, tribuna e curva. L’Aquila 1927, diretta rappresentanza ed espressione dei tifosi, all’inizio della stagione ha avuto una massiccia adesione alla campagna abbonamenti (quasi 600 le tessere sottoscritte) che hanno ridotto la disponibilità di tagliandi da vendere a meno di 400 considerando i quasi 100 accrediti da riservare alla stampa, all’AIA, al CONI, alla FIGC e alla società ospite. I tagliandi messi in vendita sono andati esauriti in meno di 48h, con tanti tifosi rimasti delusi e senza biglietto. Alla F.C. Chieti sono stati riservati 25 accrediti (quasi il 10% dei biglietti vendibili) per la tribuna, nonostante nessuna normativa ci imponga tale obbligo. Teniamo a precisare che a L’Aquila parenti e amici dei nostri tesserati PAGANO il biglietto d’ingresso e la tifoseria organizzata, fin dall’inizio della pandemia, non entra a causa delle normative emanate. Abbiamo dunque adottata una decisione nel rispetto di quanto previsto dalla vigente normativa emergenziale, sentite anche le autorità preposte.
Alla LND Abruzzo, infine, chiediamo di VIGILARE sulla regolarità del campionato, soprattutto ora che si entra nella fase cruciale del mini torneo, perché è bene ribadire che i campionati si vincono sul campo e che tutte le squadre partecipanti giochino tutte le partite nel massimo delle proprie possibilità senza favori e continue pressioni dall’esterno, così come ha sempre fatto L’Aquila 1927 dalla Prima categoria.