Penultimo impegno del nuovo mini torneo per L’Aquila. I rossoblù saranno di scena al “Leonardo Petruzzi” di Città Sant’Angelo per affrontare la Renato Curi Angolana. La sfida si giocherà a porte aperte. La squadra del Capoluogo deve assolutamente vincere e sperare in un passo falso del Chieti per tenere vivo il sogno Serie D. Non saranno del match, tra le fila aquilane, Lenoci, Bisegna, Di Norcia, Cianfrini e Collevecchio. Ancora problemi per il centrale spagnolo Altares Diaz, difficile il suo recupero. Problemi anche nell’11 titolare con Ricci e Kras che stringeranno i denti e, nonostante qualche acciacco, saranno della contesa.
Dell’incontro che attende i suoi ne ha parlato in conferenza stampa l’allenatore Ruben Dario Bolzan.
Le parole di mister Bolzan
Sulla stagione de L’Aquila con mister Bolzan in panchina: «Ho sentito spesso parlare di una condizione fisica non ottimale, ma ho sempre detto che per me è tutta una questione mentale. Contro il Capistrello la squadra è stata costante per tutti i 90 minuti. Contro Il Delfino, invece, abbiamo commesso qualche errore individuale e non siamo stati continui per tutta la partita. Credo che i giocatori siano un po’ più sereni e il fatto di avere toccato quasi il fondo ci impone di migliorare giorno dopo giorno. Ho avuto il vantaggio di ricevere una squadra allenata bene nel palleggio. Più passa il tempo e più il lavoro dell’allenatore si amalgama con le caratteristiche e le qualità del gruppo. Non è facile capire in poco tempo le dinamiche che indirizzano una stagione».
Sulla Renato Curi Angolana: «Mi aspetto una gara simile a quella dell’andata. È una delle squadre che mi piace di più per come gioca a calcio. Sarà una partita difficile contro un avversario ordinato, che ha le idee chiare. Ci siamo preparati per fare una partita importantissima. Mi auguro che i ragazzi domani diano continuità a quanto fatto domenica contro il Capistrello. La chiave per vincere la gara è l’intensità. L’intensità nel modo in cui si fanno le due fasi (possesso e non)».
Il tecnico assicura che i suoi daranno il massimo contro la Renato Curi Angolana: «Sono obbligato a crederci e a preparare la partita nel migliore dei modi perché rappresentiamo una città e una piazza importante. Non ci possiamo permettere di andare lì e fare una scampagnata: non è nel mio dna. Ci siamo preparati per fare una partita degna».
Sul futuro: «Lavoro per fare bene per me e per la società. Quando finirà il campionato ci prenderemo qualche giorno per riposarci e tirare le somme. Dopo di che la società dovrà valutare attentamente chi sarà il prossimo allenatore. Se dovessi essere io sarei ben contento di sedermi a parlare con la società».