Paganica, realtà sportiva e territoriale consolidata nell’aquilano, con all’attivo una storica società di rugby e una – rinascente – all’interno del mondo calcistico (Il Moro Paganica), avrà un impianto sportivo per la prossima stagione. Ad usufruirne sarà proprio il Moro Paganica, club classificatosi al quarto posto nel girone A di Prima Categoria nonostante il titolo di campione d’inverno conquistato nella prima parte della competizione. La scorsa settimana, infatti, si è tenuta la cerimonia per la posa della prima pietra del nuovo impianto, alla quale hanno partecipato anche il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, l’amministrazione comunale, l’assessore regionale allo Sport Guido Quintino Liris e l’inviato di Striscia la Notizia Jimmy Ghione, che “ha seguito” molto attentamente il progetto fin dalla sua fase embrionale.
I biancorossi potranno, finalmente, avere una propria “casa” dove disputare le partite del prossimo campionato di Prima Categoria, abbandonando lo status di “squadra nomade”, ospitata nei campi di altre società come quelli di San Gregorio, Bazzano e lo Stadio “Gran Sasso” dell’Aquila. Ne abbiamo parlato con Ugo Grande, direttore sportivo del Moro Paganica: «La scorsa settimana c’è stata la cerimonia per la posa della prima pietra del nostro nuovo impianto. Il giorno dopo l’area è stata recintata per favorire i lavori. Il sindaco Biondi ha parlato di 180 giorni per ultimare il primo lotto di lavori (spogliatoio e campo) e poi sono state fatte delle modifiche al progetto che ci consentiranno di avere anche una piccola tribuna e un bar. Speriamo di poter debuttare nel nuovo impianto entro marzo/aprile. Ringraziamo i club che ci hanno ospitato in questi anni, però poter contare su un impianto proprio è tutta un’altra cosa, soprattutto per la comunità paganichese che potrà seguirci maggiormente. Inoltre, il progetto rappresenterebbe anche un ottimo biglietto da visita per tutti gli addetti ai lavori che si imbatteranno nel nuovo impianto».
Doveroso un commento anche sulla stagione vissuta dal Moro Paganica, una società giovane forgiata dall’amicizia, dalla cooperazione e dalla passione: «È stata un’annata più che soddisfacente, considerando che eravamo una neopromossa e puntavamo a salvarci. Siamo una piccola società che l’anno scorso rischiava di scomparire, ma grazie al mio contributo e quello di altri amici, con poche risorse, abbiamo sventato questo pericolo. Siamo stati bravi nel dare fiducia al gruppo che l’anno precedente aveva vinto il campionato di Seconda Categoria, rafforzandolo con qualche innesto mirato. Un torneo di Prima Categoria partito in sordina anche per via di qualche infortunio di troppo, che non ci ha consentito di avere a disposizione la rosa al completo. Al contrario, invece, abbiamo praticamente vinto tutte le gare e ci siamo anche laureati campioni d’inverno grazie al miglior attacco e alla miglior difesa nella prima parte della competizione. Nelle successive partite la nostra corsa ha subìto un brusco rallentamento, ancora per via degli infortuni».
Capitolo ripescaggio: «Abbiamo deciso all’unanimità di non presentare domanda di ripescaggio perché sogniamo di guadagnarci la Promozione sul campo. Dobbiamo essere onesti e ammettere che non abbiamo, al momento, le possibilità per disputare un campionato diverso».
Infine, qualche piccola anticipazione di mercato: «Abbiamo confermato l’allenatore Giovanni Centi Secatore e speriamo di poterlo fare anche con buona parte della rosa, la quale verrà sicuramente rinforzata. Ne stiamo discutendo con il mister per capire su quali profili puntare».
Andrea Spaziani