A 36 ore dalla data ultima per evitare la sua scadenza, la Riforma dello sport è stata approvata dal Consiglio dei Ministri. Una giornata storica, che chiude un percorso di diversi anni. Un percorso partito da Giancarlo Giorgetti qualche anno fa e chiuso con egli stesso seduto al tavolo del Governo in qualità di Ministro dello Sviluppo Economico. Un percorso accelerato, qualche mese fa, dall’allora Ministro dello sport Vincenzo Spadafora.
L’annuncio di Spadafora
A rendere noto l’ok alla Riforma, proprio lo stesso Spadafora, con una diretta Facebook in cui ha dichiarato: «Sono davvero emozionato nel poter annunciare, come comunicatomi poco fa, che il Consiglio dei ministri ha votato e approvato la riforma dello sport su cui tanto abbiamo lavorato. Ringrazio il Ministro Giorgetti, che fu il primo a parlarne qualche anno fa e che oggi siede nuovamente al tavolo. Ringrazio il Premier Mario Draghi che, seppur si sia insediato da poco, ha avuto la diligenza e la correttezza di valutare tutte le pratiche. Ringrazio tutti coloro che mi hanno assistito nei mesi precedenti e tutti coloro che si sono adoperati perché questo testo fosse ultimato. Qualcosa andrà rivisto, certo, ma non si creda a chi si oppone fermamente a questi articoli. Una giornata storica, dopo anni ed anni di attesa».
Da specificare, come spesso ricordato dall’ex Ministro in passato, che l’abolizione del vincolo sportivo partirà tra 5 anni mentre il lavoratore sportivo, da luglio 2022, verrà regolarizzato col versamento di contributi previdenziali per chi supererà la no-tax area di 10.000 euro annui.
Nicolas Maranca