Le squalifiche più severe comminate dalla Giustizia sportiva regionale e provinciale
Stavolta non c’è un “cattivo” specifico, o per meglio dire, ci sarebbe ma non è stato identificato dall’arbitro della gara di Promozione (girone A) Real 3C Hatria-Amiternina. Conclusasi col successo di misura degli aquilani e caratterizzata da un infuocato dopo partita che ha avuto come protagoniste due persone non in distinta (e per questo, come detto, non identificate, anche se una di esse si sarebbe qualificata verbalmente, asserendo di essere il presidente del sodalizio rossoverde) della società locale.
“Una delle quali”, si legge nei rapporti stilati dal direttore di gara e dai suoi assistenti, “dopo che entrambe avevano ingiuriato e minacciato la terna arbitrale cercando di ostacolarne il rientro negli spogliatoi, colpiva sia l’arbitro che un suo assistente con un calcio all’altezza delle gambe, causando loro forte dolore”. Lo stesso pseudo-presidente “avrebbe inoltre cercato, in un secondo momento, di entrare indebitamente nello spogliatoio riservato agli arbitri, colpendone la porta con violente spallate e non riuscendovo grazie alla collaborazione di un dirigente locale che si frapponeva a lui”.
Di qui, e preso atto della fattiva collaborazione prestata dagli altri dirigenti locali, alla Real 3C Hatria è stata comminata solo una sanzione pecuniaria, sia pur di elevata entità, pari a 1.500 euro, ai quali andranno poi aggiunte ulteriore misure amministrative (e relative alle spese arbitrali in occasione delle sue prossime gare), in base a quanto stabilito dall’art. 35, comma 7, del Codice di Giustizia Sportiva.
Nessuna squalifica dunque, ma una tiratina d’orecchie pubblica i due “misteriosi” aggressori la meritano senz’altro, ed a quella provvediamo noi di ABC Dilettanti…