Gabriele Gravina e Cosimo Sibilia. Il 22 ottobre 2018 vicini e decisi nella rinascita del calcio italiano, il 22 febbraio 2021 avversari per la poltrona più pesante del movimento calcistico nazionale. Una storia che ha visto scorrere molti capitoli, soprattutto negli ultimi mesi, e che domani darà un primo risvolto. Uno dei due sarà, ancora o per la prima volta, il Presidente della Federcalcio.
Tre anni e tutto cambia
Gravina e Sibilia, appunto, nel 2018 erano il duo della rinascita del nostro movimento dopo la debacle della Nazionale di Ventura, non qualificatasi per il Mondiale 2018, e in un momento in cui il tanto atteso ricambio generazionale in campo non sembrava poter arrivare. Un accordo, testimoniato da Giancarlo Abete, avrebbe posto l’ex dirigente dell’Avellino come immediato successore dell’ex dirigente del Castel Di Sangro. Un accordo che portò il 97% dei voti, quasi la totalità, per l’elezione di Gravina come Presidente e Sibilia come suo vice. Tutto cambia, però, nel corso degli anni tra i due iniziano ad esserci screzi, fino a vere e proprie opposizioni su più temi. Il distacco ha poi portato Sibilia a candidarsi come nuovo Responsabile della FIGC, in alternativa allo stesso Gravina. La situazione oggi, vede Assocalciatori, Serie A, Serie B e Lega Pro dalla parte di quest’ultimo, che ha perso di fatto solo il voto dei dilettanti, di cui Sibilia è responsabile capo. Tutto ciò dovrebbe essere confermato domani mattina, salvo colpi di scena.
L’Assemblea Elettiva
Il Rome Cavalieri Waldorf Astoria sarà la sede della giornata chiave per il futuro del calcio italiano. Prima convocazione alle 8, seconda alle 10:30. 276 i delegati dell’Assemblea, con 516 voti complessivi a disposizione. Si voterà con il sistema elettronico e lo scrutinio sarà segreto, con l’elezione che avverrà quando uno dei candidati avrà raggiunto la metà più uno dei voti. Per individuare il nome vincitore, ci saranno 3 scrutini consecutivi.
Nicolas Maranca