In questi lunghi giorni di quarantena abbiamo alternato varie testimonianze degli “addetti ai lavori” sul periodo che stanno vivendo e come lo stanno affrontando.
Oggi è il turno di Vincenzino Angelone, allenatore del Montorio 88, terza forza del girone A di Promozione prima della sospensione dei campionati causa Coronavirus.
Il tecnico ha esordito parlando di come trascorre le sue giornate: “Dal punto di vista lavorativo non mi sono mai fermato poiché lavoro in un’azienda di servizi. Nel pomeriggio invece, mancando gli allenamenti, ho ripiegato sul giardinaggio e sui piccoli lavoretti dentro la mia abitazione che prima non avevo tempo di svolgere”.
Angelone ci confessa di avere un contatto abbastanza costante con la dirigenza giallonera e con i suoi ragazzi che “fino ad un mese fa hanno continuato ad allenarsi, seguendo un programma individuale che inviava loro il preparatore atletico. Successivamente, date le restrizioni governative, si sono fermati”.
Su un probabile stop dei campionati: “E’ impossibile riprendere perché siamo fermi da troppo tempo e il virus, nonostante la riduzione dei contagi, è ancora in circolazione. Attendiamo le decisioni prese dagli organi competenti che, sicuramente, non faranno tutti contenti. Ma la decisione che verrà presa tutelerà prima la salute di tutti gli addetti ai lavori e poi gli interessi delle squadre”.
L’ex allenatore dell’Amiternina ci ha parlato anche della sua stagione vissuta sulla panchina montoriese, iniziata a fine ottobre dopo l’esonero del tecnico Bruno Di Luigi: “Appena sono arrivato sulla panchina del Montorio ho trovato un gruppo di ragazzi molto disponibili, con i quali, abbiamo conseguito subito un buon rullino di risultati positivi consecutivi. C’è stato poi un mese dove abbiamo raccolto poco, nonostante ottime prestazioni, e ci siamo staccati dalla testa della classifica.
Prima della sosta – continua Angelone – abbiamo assistito ad un campionato equilibrato soprattutto nelle zone alte della graduatoria, occupate da squadre attrezzate per disputare i play-off. Alla lunga distanza, però, è arrivato lo spunto dell’Aquila che, con una marcia in più, ha preso il largo e ha staccato le altre compagini”.
Per mister Angelone i ricordi più belli della stagione sono legati alla doppia trasferta in terra aquilana contro l’Aquila 1927 e la sua ex squadra, l’Amiternina: “Le gare contro l’Aquila e Amiternina evocano in me piacevoli sensazioni. Contro i rossoblù abbiamo trovato un’atmosfera fantastica allo stadio Gran Sasso d’Italia, mentre ho vissuto un’emozione particolare nel tornare al “Comunale” di Scoppito, stadio della squadra con cui ho vinto tutto”.
L’allenatore chiosa con il ricordo più bello della sua carriera in panchina: “I ricordi più belli sono quelli di quando si vince. L’ultima Coppa Italia conquistata in finale contro il Chieti è ciò che ricordo di più perché è il trofeo più recente e quello che mancava nella mia personale bacheca. Ovviamente non posso dimenticare i campionati di Eccellenza e Promozione vinti con l’Amiternina”.