Mancano pochi giorni al 30 giugno, data che segna il confine tra la stagione 2020/2021 e quella 2021/2022. Concluso l’unico campionato ufficialmente ripartito in Abruzzo, quello di Eccellenza, il Presidente del Comitato Regionale abruzzese Ezio Memmo fa il punto sul percorso seguito dall’organismo regionale in una intervista rilasciata alla redazione di Abruzzo Calcio Dilettanti.
L’analisi
«È stato un campionato avvincente, sotto molti punti di vista. Le squadre avevano allestito rose importanti e poi c’è stato un grandissimo seguito grazie alle dirette tv. Ringrazio tutte le società che si sono adoperate per questo format e ringrazio tutti coloro che hanno collaborato con me per questa ripartenza. Vorrei fare i complimenti al Chieti, al Presidente, alla dirigenza, allo staff e ai tifosi per il ritorno in D. I neroverdi si sono ripresi ciò che spettava loro visto come è andato il percorso della precedente annata».
Sguardo indietro
«Inizialmente avevamo avuto adesione da 18 club su 20 di Eccellenza per riprendere e ciò ci aveva dato la spinta per insistere sulla parificazione dei campionati. C’è stato un lavoro immane dietro, dare la facoltà di ripartire ha dato l’input a molti dirigenti di pensare bene a cosa fare e proiettarsi, magari, già oltre questa stagione. Mi aspettavo un numero maggiore di adesioni, ma abbiamo comunque voluto lavorare molto per tornare a prescindere a giocare. Siamo stati insistenti perché l’Abruzzo doveva riscattare ciò che era stato decretato dai verdetti di un anno fa, con due retrocessioni dalla D senza playout».
Una catena che si è azionata
«La ripartenza dell’Eccellenza, unita anche ad una certa normalità ritrovata, ha fatto sì che anche le categorie giovanili potessero riprendere presto. Ci sono molte ore di lavoro da recuperare per i ragazzi, sotto il profilo tecnico, tattico, motivazionale e mentale. La LND Abruzzo sta lavorando in tal senso, presto sveleremo altre notevoli iniziative. Adesso non ci vogliamo fermare, dobbiamo continuare a lavorare per i nostri ragazzi. Cerchiamo di prendere ciò che è accaduto come una esperienza, come lezione per il domani per prevenire altre possibili crisi».
Recuperare il calcio
«Negli ultimi mesi molti dei nostri ragazzi si avvicinano ad altri sport, penso al Padel che è il fenomeno del momento. Ma sono convinto che si possa tornare presto ad avere un fortissimo interesse per il calcio, verso il grande appeal che merita. A ciò secondo me contribuirà anche la Nazionale, con mister Roberto Mancini che sta facendo leva su un progetto giovane ed avvincente. Il percorso dell’Italia a Euro 2020 può rappresentare molto per il movimento».
Il caso Lanciano nella nuova Eccellenza
«Sono di Lanciano e sono Presidente della LND Abruzzo. Mi spiace leggere e sentire tutte le note vicende intorno al club frentano. Dico solo che prima che essere dirigenti occorre essere uomini, specie in un club glorioso come il Lanciano. Dobbiamo lavorare anche noi perché ci siano serietà, professionalità e rispetto per le regole, oltre che la passione per questo sport. C’è una diatriba tra persone, la Federazione non può entrarci e non lo farà».
Il domani
«In questi giorni ci sono diverse scadenze burocratiche, martedì ci sarà un Consiglio Direttivo che esaminerà tutte le pratiche pervenute per fusioni e cambi di denominazione e vedremo di contattare anche i club per capire poi quante squadre ripartiranno in Eccellenza. La ripresa del massimo campionato regionale dovrebbe esserci a settembre, ci allineeremo a livello nazionale per andare avanti insieme».
Nicolas Maranca