Se n’è parlato, se ne parla e se ne parlerà ancora. L’ultima missiva che la LND Abruzzo ha inviato alle società del massimo campionato regionale ha suscitato molte perplessità nei club stessi. Comunicate quelle che sono state le deliberazioni del Consiglio della LND per la possibile ripartenza dell’Eccellenza.
La decisione e la proposta
La LND ha fatto sapere che tutte le squadre, sia le partecipanti che le non partecipanti, dovranno versare nelle casse federali le quote di iscrizione come concordato all’inizio della stagione. Altra conditio posta: chi non scenderà in campo, non potrà presentare domanda di ripescaggio alla categoria superiore nelle prossime due stagioni. Il tutto si collega al terzo punto, che agli occhi di alcuni è una opportunità ulteriore, agli occhi di altri una beffa.
In sunto, chi vuole può ancora aderire al format, una sorta di seconda chance. L’Abruzzo ha posto la data limite di martedì 16 marzo alle 12.00. Ma viene da chiedersi se qualcuno, oltre a L’Aquila, Chieti, Avezzano, Lanciano, Il Delfino F.P., Renato Curi Angolana e Capistrello, prenderà davvero parte all’Eccellenza regionale. Soprattutto in condizioni sanitarie pericolose per la salute di tutti i tesserati. Già il Presidente del Casalbordino Alessandro Santoro era stato chiaro ieri, dichiarando: «Ritengo iniquo e soprattutto penalizzate, vista la situazione, dover pagare prima un servizio MAI utilizzato e di fatto non utilizzabile per oltre 5 mesi» (clicca qui per leggere la notizia).
Il caso più eloquente è quello del Friuli Venezia Giulia, dove non ci sono altre adesioni oltre alle 2 pervenute, perciò l’Eccellenza non ripartirà. Il discorso economico, che prevede pagamenti a prescindere dalla disputa o meno dei campionati, si protrarrà a lungo, con le società che difficilmente si adegueranno a questo diktat. Dall’altra parte, la richiesta di nuove adesioni appare come una richiesta di aiuto per agevolare la ripartenza che, con meno della metà delle squadre concordi, non sembrerebbe così scontata.
Nicolas Maranca