Il nuovo decreto firmato dal Presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) il 7 agosto dà il via libera agli allenamenti di gruppo e alle competizioni del calcio dilettantistico, disponendo anche la riapertura al pubblico. Dal primo settembre, infatti, sarà possibile la partecipazione del pubblico con la limitazione di mille persone negli impianti all’aperto e di 200 in quelli al chiuso. Confermate però tutte le misure in ordine a distanziamento, mascherine, corretta areazione dei locali al chiuso e obbligo di misurazione della temperatura. Per gli eventi di carattere nazionale resta per il momento l’obbligo delle porte chiuse.
«Si tratta di un passaggio fondamentale verso il ritorno alla normalità», è il commento del presidente della LND Cosimo Sibilia. «Sono state confermate le nostre intuizioni, sostenute dal nostro coordinamento sanitario, basate proprio sulla necessità di far regolare le attività del calcio dilettantistico dalle ordinanze regionali. Ora siamo veramente pronti per ricominciare».
Non è proprio così semplicistico come riportato nell’articolo difatti a fronte della riapertura al pubblico, per assistere all’evento, c’è l’obbligo della prenotazione da parte dello spettatore e l’obbligo da parte della società di assegnazione del posto numerato con il rispetto delle norme anticovid (distanziamento, mascherina, igiene e misurazione della temperatura all’ingresso). Alla luce di ciò, dalla serie Di in giù, non credo siano molti gli impianti che sono in grado di garantire il rispetto di tali regole.