Miglianico-Bologna, Silvi-Milan, Capistrello-Inter, Avezzano-Lazio, Pontevomano-Juventus e così via. Immaginare non costa nulla, pensarci, vedendo quello che da sempre accade in Inghilterra, viene spontaneo. Così, dopo tante parole intorno all’argomento, a buttar giù l’idea ci pensa il CS Lebowski, società iscritta al girone B di Promozione della Toscana. Una Coppa Italia allargata, fatta di turni preliminari con squadre che vanno dalla Promozione alla Massima Serie del calcio nazionale.
«La cosa più importante da comprendere è che con una riforma simile le risorse al calcio dilettantistico non arriverebbero solo nel caso estremo della squadretta di quartiere che gioca contro lo squadrone di Champions League (anche se è bene ricordare che il Marine AFC abbia dichiarato che con i soldi entrati per la partita con il Tottenham camperà 7-8 anni). Perché quello è il caso limite, il sogno proibito, la cosa che tocca a uno su mille e mantiene il suo fascino proprio perché è un evento raro. Noi pensiamo che con la nostra formula si riempirebbero di nuovo tutti gli impianti, a partire dal primo turno preliminare. Perché “chissà se vinciamo con chi andiamo a giocare” è un pensiero che già basta per uscire di casa e recarsi al campo del proprio quartiere o del proprio paese di provincia. E pensate ad esempio a tutti i derby elettrizzanti che si disputerebbero nei primi turni, proprio nel paese dei campanili, delle rivalità, delle identità cittadine e provinciali. Potrebbe essere un grande rilancio per tutto il sistema. Per le squadre dilettantistiche ci sarebbe più possibilità di attrarre risorse dal territorio e stringere collaborazioni importanti. Secondo noi vale la pena di pensarci seriamente», esordisce il club in una nota su Facebook.
La prima idea
«Partiamo dalla proposta più radicale: tre turni preliminari, dei quali il primo con tutte le squadre di Eccellenza e 620 di Promozione (circa 2/3 delle 925 totali a livello nazionale), il secondo con l’ingresso delle squadre di D e il terzo con l’ingresso delle squadre di C, il tutto a sorteggio integrale su base regionale e/o di regioni vicine per limitare i costi delle trasferte. Poi un tabellone principale a 256 squadre, ovvero le 40 di A e B più le qualificate dei primi tre turni; il tabellone si compone tutto adesso, a sorteggio integrale. Nei primi due turni le squadre di ranking maggiore giocano fuori casa, infine sorteggio del campo per tutti i restanti turni. Una vera emozione. Il vantaggio di questa formula è che, mischiando fin dal terzo turno squadre professionistiche e squadre dilettantistiche, massimizza le risorse che arrivano al calcio dilettantistico. Il calcio professionistico non sarebbe costretto a destinare una “tassa” alle categorie inferiori, dovrebbe solo generosamente prestarsi a giocare qualche partita».
La seconda idea
«Abbiamo qui quattro turni preliminari: i primi due vengono giocati da tutte le squadre di Eccellenza e le migliori 272 di Promozione (grosso modo quelle qualificate ai playoff nella stagione precedente), con sorteggio integrale su base regionale e/o di regioni vicine; il terzo e il quarto vedono la partecipazione di tutta la serie D, con sorteggio integrale su una suddivisione geografica nord/centro/sud. Si passa poi al tabellone principale: al primo turno entrano tutta la serie C e le ultime 8 squadre di B, sorteggio integrale ma le squadre di B e C giocano questo turno fuori casa; al secondo turno entrano le restanti di B e le ultime 4 di A (le neopromosse più una) che giocheranno in trasferta, sempre con sorteggio integrale. Al terzo turno finalmente entrano tutte e si compone a sorteggio integrale il tabellone definitivo a 64 squadre. Le 16 squadre di A giocano questo turno fuori casa. Dal turno successivo si segue il tabellone e si sorteggia il campo.
Avevamo accennato a finestre di calendario, per fugare da subito le obiezioni riguardanti la fattibilità: primi due turni preliminari a fine agosto/primi di settembre; terzo e quarto turno preliminare in infrasettimanale a fine settembre e inizio ottobre; primo e secondo turno del tabellone principale tra novembre e la prima metà di dicembre, sempre in infrasettimanale; terzo e quarto turno durante la sosta natalizia. Rimangono poi i turni dagli Ottavi di finale in poi, quindi solo 4 partite (la semifinale sarà secca con sorteggio del campo) da calendarizzare tra fine inverno e primavera.
Le Coppe regionali di Promozione ed Eccellenza potrebbero essere svolte lo stesso, posticipandole leggermente rispetto a ora e forse snellendole, abolendo il gironcino iniziale a 3. Del resto, a fine settembre moltissime delle squadre di queste categorie saranno già eliminate dai preliminari della Coppa nazionale, c’è quindi spazio anche per la disputa delle varie Coppe». Sogno o reale possibilità? Valutare questa ipotesi non è affatto da escludere, perché per la prima volta c’è un programma realizzativo dietro.
Nicolas Maranca