L’emergenza Coronavirus ha di fatto annullato tutte le manifestazioni sportive fino al 3 aprile.
Il presidente dell’US Capistrello, Settimio Colangelo (nella foto), attraverso una nota che riportiamo di seguito integralmente, ha parlato della situazione che sta vivendo la società e si è soffermato anche sull’ipotesi di interrompere il campionato di Eccellenza:
“Noi non pensiamo al campionato, ma speriamo che tutti insieme supereremo questo momento di difficoltà che stiamo attraversando.
Sono giorni difficili per tutti, oggi l’egoismo ed il menefreghismo potrebbero rivelarsi una potentissima arma di distruzione, dimostriamo tutti di essere persone di coscienza e rispettosi dei nostri genitori e dei nostri nonni, che al momento sono i soggetti più a rischio in un eventuale contagio. Tuteliamoli e tuteliamoci.
Prima della notizia ufficiale della sospensione del campionato fino al 3 aprile, io insieme a tutta la società abbiamo deciso di sospendere tutte le attività giovanili e di prima squadra a data da destinarsi, la salute al primo posto, il calcio lo abbiamo mettiamo da parte.
Nel nostro gruppo abbiamo avuto il piacere di ospitare un ragazzo del Senegal, Camara Abdou, un ragazzo che ha lasciato la famiglia per venire a giocare e mandare i suoi risparmi in famiglia che sta in difficoltà economiche, ci ha insegnato davvero tanto.
In questa situazione non abbiamo pensato al calcio, ieri ci siamo subito attivati per farlo rientrare in famiglia come è giusto che sia, che viva questo momento con i suoi cari.
Se la Lega deciderà che il campionato rinizi siamo i primi ad attivarci per ricominciare ma sicuramente andremo incontro anche a problemi economici per i mancati incassi e sponsor che purtroppo la maggior parte non lavorando limiteranno i loro budget, ma anche a livello organizzativo sarà un problema.
L’idea di fermare il campionato cosi renderebbe tutto molto più semplice e cosi facendo si da respiro a società come la nostra di iniziare la prossima stagione nei migliori dei modi con un altro spirito.”