Ci siamo. Il gran giorno è arrivato. Domani sera, infatti, sul sintetico della stadio Bonolis di Teramo, si affronteranno, in un inedito e storico derby, Castelnuovo e Torrese. Alla loro prima finale di Coppa Italia di Eccellenza. Trofeo che non hanno mai vinto e che ci terrebbero da matti a mettere in bacheca. Ognuno a scapito dell’altra, ovviamente.
“Se all’inizio della stagione”, spiega il direttore sportivo del Castelnuovo Claudio Cicchi (nella foto), “ci avessero detto che a metà febbraio ci saremmo trovati a disputare questa gara, ci avremmo messo subito la firma, visto che non è sempre facile riuscire a far bene su entrambi i fronti. Merito di una dirigenza che non ha lesinato mezzi, in sede di campagna acquisti, pur di allestire un organico capace di fronteggiare senza problemi il doppio impegno. Al resto hanno poi pensato mister Di Fabio ed i suoi ragazzi, facendo grandi sacrifici per arrivare sino in fondo alla competizione”.
Che partita sarà? “Bella e tirata, visto l’oggettivo valore delle due finaliste. Ho grande fiducia nella mia squadra, ma altrettanta consapevolezza di dover affrontare un avversario assai insidioso. Il peggiore che potesse capitarci. In più si tratta di una vera e propria sfida nella sfida, tra due espressioni dello stesso paese (Castellalto, ndc), che sta per questo vivendo una stagione davvero indimenticabile”.
C’è qualche giocatore che invidia all’altra squadra? “Premesso che sono più che soddisfatto e fiero dei miei ragazzi, ce n’è più di uno. A cominciare dai nuovi arrivi dicembrini Criscolo e Di Benedetto, elementi che farebbero comodo a qualsiasi squadra. Senza contare che lì dietro hanno gente come Fuschi e De Cesaris, che conosco bene avendoli avuti con me in passato: il primo nella Folgore Veregra ai tempi del presidente Bartolini (attuale patron del Real Giulianova, ndc) ed il secondo, col quale ho condiviso l’esperienza a Martinsicuro, unitemente a Nepa. Anche a livello di fuoriquota ci sono giovani assai interessanti, come ad esempio il baby del Teramo Mosca. Insomma, si tratta, come detto, di una signora squadra, e per averne ragione ci vorrà il miglior Castelnuovo”.
“Che cornice di pubblico si aspetta? “Ho buone ragioni di pensare che ci sarà tanta gente, in aggiunta ai tifosi delle due squadre in lizza. Del resto, il Bonolis ha una capienza notevole, ed in grado di soddisfare ogni esigenza, nella sfida che assegnerà il primo trofeo ufficiale della stagione 2019/2020”.
Percentuali di vittoria finale? “Dico 60 a 40 per noi. E non perché io sia di parte, ma perché ho grande fiducia nei nostri mezzi e nell’attuale stato di forma della squadra. Che anche se in campionato è reduce da due pareggi di fila, non ha sin qui mai deluso sul piano del gioco. E la cosa mi rende fiducioso per questo storico appuntamento”.