45 club presenti, cooperazione e tanti progetti. In archivio così la riunione voluta dal CR Abruzzo con i rappresentanti delle attività dei settori giovanili abruzzesi per illustrare i piani di una possibile ripartenza. Tra i presenti, anche il Presidente Ezio Memmo e il delegato alle attività giovanili Mauro Bassi.
Analizzato il tempo di attività di ogni categoria (Juniores 500 ore, Allievi 400 ore e Giovanissimi 320 ore), si sono fatte avanti diverse fasi da valutare. Oltre ad una rivisitazione dei format e dei campionati, proposta da Bassi, non è affatto da escludere, anzi, prende sempre più forma l’idea di allungare la stagione con tornei estivi che possano toccare anche altre discipline. Considerazione alta poi anche per il blocco delle annate e per una diversa gestione dei fuori quota, ma adesso c’è solo da attendere un eventuale via libera.
Il commento di Ezio Memmo
«Dopo quasi due stagioni sfumate, bisognerà cambiare la struttura dei campionati e la gestione delle annate – precisa Memmo – per fare in modo che i nostri giovani non si ritrovino completamente impreparati nell’affrontare le categorie superiori senza aver attraversato i giusti step formativi. Migliaia di atleti stanno vivendo un periodo di grande disagio, privati dell’attività fisica e di tutto quello che il concetto di squadra rappresenta. Non si vive più lo spogliatoio e il ruolo guida di tecnici e dirigenti rischia di venire compromesso. Ai nostri ragazzi manca l’interazione con i compagni, il confronto con gli insegnanti (compresi istruttori ed allenatori) e la possibilità di fare attività di gruppo. La socialità è scomparsa da un anno a questa parte ed è una questione molto grave che abbiamo il dovere di affrontare. I ragazzi ci chiedono bussole e noi abbiamo il dovere di aiutarli e guidarli in questa difficile fase, cercando di farli tornare in campo prima possibile e di coinvolgerli al massimo nelle nostre attività».
La chiusura di Mauro Bassi, delegato alle attività giovanili
«Abbiamo pianificato la ripartenza dei campionati sperando di trovarci in uno scenario migliore tra un mese. Se sarà possibile ripartire lo faremo, comprimendo i campionati e disputando solo gironi di andata e fasi finali. Non dipende da noi, ma siamo pronti a rimettere in moto l’intero movimento giovanile appena le leggi e la pandemia ce lo permetteranno».
Nicolas Maranca