Tonino Paciarella (in foto) è il nuovo direttore sportivo dell’Avezzano. Dopo le indiscrezioni delle ultime ore, oggi è arrivata l’ufficialità. Il nuovo dirigente, infatti, è stato presentato in conferenza stampa, alla quale hanno partecipato anche il Presidente Gianni Paris e il vice presidente Massimiliano Puglielli. Paciarella si ricongiunge così, a distanza di un anno, con il neo allenatore biancoverde Alessandro Del Grosso (entrambi vincenti al Lanciano con il doppio salto dalla Prima Categoria all’Eccellenza).
Ecco alcune parole rilasciate dal nuovo direttore sportivo: «Non mi definisco una persona aggressiva come si può notare dal mio aspetto, ma molto esigente soprattutto con lo staff tecnico, i giocatori e anche con me stesso. Credo che gli obiettivi si raggiungano solo attraverso l’impegno, la professionalità e il lavoro e mai casualmente o previa fortuna. Sono un direttore sportivo molto giovane: ho iniziato circa cinque anni fa anche se in precedenza ho avuto esperienze nello staff tecnico e da allenatore. Ho iniziato nel 1990 a fare l’allenatore (assistente tecnico della Primavera del Francavilla Calcio) e poi ho proseguito in tutte le categorie: dai Giovanissimi fino alla Prima Squadra. Ho avuto la soddisfazione di aver vinto un campionato Juniores e uno con la prima squadra».
«Ringrazio il presidente Paris e il vice presidente Puglielli per avermi dato questa grande opportunità di essere in una società e in una città importante e gloriosa come Avezzano. Non è un punto di arrivo a livello personale ma a livello professionale può essere visto come un punto di arrivo. Desidero collaborare con tutti voi per aprire un ciclo qui ad Avezzano per tornare a campionati più importanti».
«Intanto bisogna capire quali sono i programmi della società e agire di conseguenza, anche se li ho già capiti. È chiaro che sono consapevole di trovarmi in una piazza molto importante e in Eccellenza, è quasi scontato, partiremo per vincere. Non basta dirlo però, bisogna programmarlo e lavorare per realizzarlo. Programmare l’attuale e provare a vincere subito non sono due equazioni incompatibili. E questo è quello che voglio fare qui: provare a vincere subito, programmando il futuro. Spero per la società, la tifoseria e la città che ci sia la possibilità di un ripescaggio in D. Fare la Serie D, paradossalmente, permetterebbe di costruire più agevolmente la rosa sia per la selezione degli under e sia degli over».