Sarà una Santa Pasqua anomala. Così come lo è stata ancor di più quella della scorsa annata, quando il Coronavirus lasciava la sua scia nelle nostre vite da “soli” due mesi. Più di un anno fa il calcio dilettantistico fu costretto a dire arrivederci a tutte le sue competizioni: dall’Eccellenza alla Terza Categoria, passando anche e soprattutto per le categorie giovanili. Si guardava a settembre con cauto ottimismo, con la speranza che la partita più importante da giocare, quella contro il virus, si risolvesse il prima possibile. Ed è così che si è arrivati alla nuova stagione, con l’auspicio che questo nemico invisibile non si frapponesse di nuovo allo svolgersi delle manifestazioni dilettantistiche.
Purtroppo, non è andata così. Eccellenza, Promozione e Prima Categoria (gli unici campionati a tornare in campo) sono stati costretti ad alzare bandiera bianca, per la seconda volta nel giro di un anno, quel fatidico 25 ottobre. Sembrava uno stop provvisorio e, invece, la stagione per il secondo e il terzo torneo regionale è terminata qui. Una sorte dalla quale è scampato (in forma parziale, non integrale) il campionato di Eccellenza. Avere appena sette squadre ai nastri di partenza è un qualcosa di inedito, con alcune defezioni che resteranno negli annali, come nel caso dell’intera provincia di Teramo. Eppure, quei club, quei dirigenti, quegli allenatori e quegli allenatori che tra sette giorni scenderanno in campo, rappresenteranno la grande voglia di tutti di tornare presto alla normalità. Una voglia che, per loro, significherà anche lottare per l’approdo in Serie D.
Tra i tanti messaggi di auguri che ci sono arrivati (vi ringraziamo, ne sono stati davvero tanti), quello che ci ha fatto riflettere maggiormente è quello ricevuto dal presidente del Bisenti, Quintino Catitti. Un augurio di buona Pasqua unito ad una speranza: «che ci sia anche per noi una resurrezione sociale». Ed è così che vogliamo augurarvi una buona Pasqua, con l’auspicio che possa esserci quella resurrezione, quella rinascita, quella nuova vita sociale, lavorativa e calcistica. Lo auguriamo ad ogni singolo lettore di Abruzzo Calcio Dilettanti, ad ogni giocatore, ad ogni tecnico, ad ogni dirigente e ad ogni Presidente. Lo auguriamo all’Abruzzo del pallone.
La redazione di Abruzzo Calcio Dilettanti