In questo raggruppamento, ad avere la meglio assicurandosi l’approdo diretto in Eccellenza fu il Real Teramo, società nata dalle ceneri della fallita Teramo Calcio, costretta per questo a ripartire dei Dilettanti, con a capo il patron Luciano Campitelli. La squadra, allestita dal compianto ds Mimmo D’Antonio, fu invece affidata ad una vera e propria bandiera del calcio teramano: il tecnico Tonino Valbruni (nella foto), che assolse al meglio il compito assegnatogli, vincendo il campionato con ben 91 punti all’attivo, frutto di 29 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte. Per la cronaca, la partita che, con netto anticipo, sancì il salto di categoria dei biancorsossi fu quella vinta contro l’Hatria, grazie al gol di Mario Orta: uno dei trenta da lui messi a segno in altrettante partite disputate in quella stagione. Dominata in lungo e in largo, come si evince dai 22 punti di vantaggio accumulati, al termine della regular season, nei confronti della vice-capolista Mosciano, che verrà anch’essa promossa in Eccellenza, attraverso i play-off, che fecero registrare i seguenti risultati.
Semifinali: Civitella Roveto-Mosciano 0-1; Mosciano-Civitella Roveto 1-1; Valle del Gran Sasso-Angizia Luco 1-1; Angizia Luco-Valle del Gran Sasso 0-1 (marsicani che a dispetto dell’eliminazione saranno successivamente ripescati in Eccellenza); finale (sul neutro del “Mimmo Pavone” di Pineto): Mosciano-Valle del Gran Sasso 3-0, grazie alle reti di Centofanti e Rosi (doppietta per lui).
Nell’annata in questione non si registrò il consueto spareggio tra le due seconde (a seguito della doppia promozione in serie D di Miglianico e L’Aquila, e del fatt che non vi fu alcuna abruzzese retrocessa in Eccellenza. Il Luco Canistro infatti si salvò ai play-out, disputati contro l’Elpidiense Cascinare (0-1 in casa, con successivo successo per 2-0 nelle Marche), mentre la Pro Vasto approdò in C2: traguardo, questo, sfiorato invece dal Casoli, arresosi solo nella finale play-off disputata contro il Fano e pareggiata 1-1. Risultato beffardo per gli abruzzesi, condannati solo dal loro peggior piazzamento al termine della regular seasom.
Tornando alla Promozione, ed ai verdetti meno esaltanti, a scendere direttamente in Prima categoria fu la Colonnellese (ultima con 28 punti), raggiunta in seguito da altre due squadre: l’Atletico Nepezzano (terz’ultimo) ed il Fontanelle (quint’ultimo), entrambe condannate nei play-out dai seguenti risultati: Sant’Omero Palmense-Fontanelle 2-0; Fontanelle-Sant’Omero Palmese 0-0;
Atletico Nepezzano-Casoli di Atri 1-0; Casoli di Atri-Atletico Nepezzano 1-0. Venne invece considerata salva l’Amiternina, che pur avendo chiuso a quota 37 ed al quint’ultimo posto, fu esentata dallo spareggio per il quint’ultimo posto con il Fontanelle perché, per le note vicende legate al terremoto, la LND offrì a tutte le società espressioni dei Comuni direttamente colpiti dal sisma, la possibilità di iscriversi alla stessa categoria nella quale avevano militato in quella particolare stagione.
I NUMERI. Maggior numero di punti: Real Teramo (91); minor numero di punti: Colonnellese (28); maggior numero di vittorie: Real Teramo (29); minor numero di vittorie: Colonnellese (4); maggior numero di sconfitte: Sant’Omero Palmense (19); minor numero di sconfitte: Real Teramo (3); maggior numero di pareggi: Fontanelle e Colonnellese (16); minor numero di pareggi: Real Teramo (4); migliore media punti: Real Teramo (2,52); peggiore media punti: Colonnellese (0,77); miglior attacco: Real Teramo (83 reti); miglior difesa: Real Teramo (19 reti); peggior attacco Colonnellese (20 reti); peggior difesa: Pontevomano (60 reti); migliore differenza reti: Real Teramo +64; peggior differenza reti: Colonnellese -26.
Roberto Altorio