ECCELLENZA. Nella sesta edizione del principale campionato dilettantistico della regione, fu il Luco dei Marsi (avendo allestito un autentico squadrone), a centrare l’immediato ritorno in Quarta Serie, categoria in cui aveva a lungo militato in precedenza. Un ritorno frutto di una vera e propria cavalcata trionfale, con 23 vittorie, 8 pareggi e 4 sconfitte, da parte della squadra all’epoca allenata da Piero Di Paolo. Gli unici capaci di tener loro testa furono i “cugini” del Celano, classificatisi (ancora una volta) in seconda posizione, a -2 da i luchesi. Piazzamento che schiuse loro le porte dei play-off nazionali, disputati contro la Monturanese, che li eliminerà al termine di un doppio confronto assai equilibrato. Sconfitto di misura (1-2 il punteggio) tra le mura amiche all’andata, il Celano sfiorò infatti l’impresa, centrando un pareggio per 2-2 (e dopo i tempi supplementari) in terra marchigiana, uscendo prematuramente dalla competizione. In basso, invece, si registrarono le retrocessioni in Promozione del Francavilla (ultimo ed allo sbando, avendo affrontato la stagione con la squadra Juniores), della matricola Atletico Teramo e del Morro d’Oro, successivamente riammesso grazie al ripescaggio. Quart’ultimo, e dunque salvo, l’Amiternum, mentre il capocannoniere di quella edizione risultò il bomber del Lanciano 90 Oscar Di Matteo (nella foto) con 23 reti all’attivo. Ad aggiudicarsi invece la Coppa Italia fu lo stesso Luco dei Marsi, superando in finale il Penne. Luchesi dunque approdati pure alle successive fasi nazionali: superato il primo turno contro i laziali della Fortitudo Nepi (battuti per 3-1) ed i molisani del Campobasso (bloccato sull’1-1), la squadra di mister Di Paolo riuscì a ripetersi nei quarti, eliminando ai rigori (dopo un duplice 0-0) i campani della Boys Caivanese, approdando dunque alle semifinali, che videro i marsicani opposto alla compagine pugliese del Noicattaro. Che li estromise dalla manifestazione (complice l’1-1 casalingo dell’andata ed il successivo 1-0 patito al ritorno) , poi vinta, contro l’Ivrea, proprio dalla squadra pugliese.
I NUMERI. Maggior numero di punti: Angizia Luco (76); minor numero di punti: Francavilla (1); maggior numero di vittorie: Angizia Luco (23); minor numero di vittorie: Francavilla (0); maggior numero di sconfitte: Francavilla (33); minor numero di sconfitte: Angizia Luco e Celano (4); maggior numero di pareggi: Atessa e Francavilla (18); minor numero di pareggi: Francavilla (1); migliore media punti: Angizia Luco (2,2); peggiore media punti: Francavilla (0,02); miglior attacco: Celano (64 reti); miglior difesa: Alba Adriatica (24 reti); peggior attacco Atletico Teramo e Francavilla (18 reti); peggior difesa: Francavilla (149 reti).
PROMOZIONE GIRONE A. In questa annata la promozione diretta toccò al Montorio 88, protagonista di un cammino trionfale caratterizzato da 19 vittorie su 30 partite disputate ed appena 3 sconfitte in stagione. Ben sette le lunghezze di ritardo inflitte alla seconda classificata Tortoreto, che mancò l’appuntamento con l’Eccellenza, avendo perso il successivo spareggio con la seconda dell’altro raggruppamento. In coda, invece, furono tre le retrocesse in Prima categoria, ovvero Pontevomano (ultimo), Hatria e Paterno. Pericolo scampato per Paganica e Tagliacozzo, entrambe quart’ultime a quota 33.
I NUMERI. Maggior numero di punti: Montorio 88 (65); minor numero di punti: Pontevomano (27); maggior numero di vittorie: Montorio 88 (19); minor numero di vittorie: Hatria e Pontevomano (7); maggior numero di sconfitte: Paternò e Pontevomano (17); minor numero di sconfitte: Montorio 88 (3); maggior numero di pareggi: Sant’Omero (10); minor numero di pareggi: Pratola Peligna (2); migliore media punti: Montorio 88 (2,16); peggiore media punti: Pontevomano (0,9); miglior attacco: Montorio 88 (57 reti); miglior difesa: Sant’Omero (20 reti); peggior attacco Tagliacozzo e Hatria (23 reti); peggior difesa: Insula (55 reti).
PROMOZIONE GIRONE B. Fu il Casoli ad aggiudicarsi questo raggruppamento, con 63 punti all’attivo: 19 vittorie, 6 pareggi e 5 sconfitte. Alle sue spalle il Guardiagrele (neopromosso), che riuscì poi a centrare la seconda promozione di fila facendo suo lo spareggio, col già citato Tortoreto, disputato sul neutro di Penne e deciso ai calci di rigore, dopo l’1-1 dei tempi supplementari. Un ritorno nel massimo campionato regionale che mancava dalla stagione 1992/1993. A retrocedere, invece, furono il fanalino di coda Popoli, il Catignano Calcio ed Fara San Martino, col Chieti Scalo (quart’ultimo) salvo con 30 punti all’attivo.
I NUMERI. Maggior numero di punti: Casoli (63); minor numero di punti: Popoli (16); maggior numero di vittorie: Casoli (19); minor numero di vittorie: Popoli (3); maggior numero di sconfitte: Popoli (20); minor numero di sconfitte: Casoli e Tre Ville (5); maggior numero di pareggi: Adriano Flacco Pescara Nord (13); minor numero di pareggi: Francavilla (4); migliore media punti: Casoli (2,16); peggiore media punti: Popoli (0,53); miglior attacco: Vasto Marina (56 reti); miglior difesa: Casoli (23 reti); peggior attacco chieti Scalo (22 reti); peggior difesa: Popoli (60 reti).
Roberto Altorio