La diciannovesima edizione del campionato di Eccellenza fu vinta dal Teramo, che centrando la sua seconda promozione di fila, tornò in serie D a distanza di appena due anni. 73 i punti totalizzati nell’arco dell’intera stagione e frutto di 22 vittorie, 7 pareggi e 5 sconfitte. Due, invece, gli allenatori avvicendatisi sulla panchina biancorossa: a Domenico Izzotti (nella foto), infatti, diede il cambio Candido Di Felice (nella foto), nonostante l’ottima partenza fatta registrare dai biancorossi, che dopo otto giornate avevano totalizzato ben 20 punti, subendo appena 4 gol: uno dal San Nicolò, due dal Penne ed uno dal Francavilla. Serie utile interrotta proprio alla nona giornata, complice il ko esterno (per 4-2) patito sul campo di Luco dei Marsi: l’unico di un girone di andata chiuso a quota 38, a tre lunghezze di vantaggio dal Montesilvano. L’11 aprile, invece, la gara decisiva, giocata (in occasione del 32° turno) contro il Guardiagrele, battuto per 2-0 grazie alle reti di Lukasz Lenart e Marcos Bolzan. Alla fine, comunque, saranno ben otto le lunghezze di vantaggio accumulate nei confronti della vice-capolista: il neopromosso Montesilvano, poi uscito prematuramente dai play-off, che fecero registrare questi risultati. Semifinali: Alba Adriatica-Montesilvano 1-1; Montesilvano-Alba Adriatica 1-2; Castel di Sangro-Mosciano 1-1; Mosciano-Castel di Sangro 1-0; finale (sul campo neutro “Fonte dell’ Olmo” a Roseto degli Abruzzi): Mosciano-Alba Adriatica: 3-2. Per i giallorossi doppietta di Rosi e acuto di Clementoni; per gli albensi De Amicis e Di Giorgio. Tale successo garantì ai moscianesi l’accesso alla successiva fase nazionale, nella quale trovò, come prima avversaria, la “nobile decaduta” Pistoiese: pareggio casalingo ad occhiali e successivo colpaccio abruzzese (0-1) in terra toscana, firmato, proprio al 90° da Clementoni. Meno proficua la doppia finale, contro i laziali dell’Anziolavinio, caratterizzata da altrettante sconfitte: 2-1 in trasferta e 0-1 tra le mura amiche.
Nei bassifondi, invece, oltre al Notaresco (ultimo con 26 punti), a scendere di categoria furono il San Nicola Sulmona (penultimo) ed il Penne (terz’ultimo), condannati dai seguenti play-out:
San Nicola Sulmona-Spal Lanciano 0-1; Spal Lanciano-San Nicola Sulmona 1-1; Penne-Guardiagrele 0-0; Guardiagrele-Penne 0-0 (padroni di casa salvi per il miglior piazzamento ottenuto in stagione). Ma la cosa non finì qui, essendosi reso necessario un ulteriore spareggio tra Spal Lanciano e Guardiagrele, disputato sul neutro dell’Acciavatti di Loreto Aprutino: 2-1 per i frentani, a segno con Moauro e Vitone. Di Prioteasa, invece, la rete per i granata, che alla fine restarono comunque in Eccellenza, grazie alla salvezza ottenuta (tramite i play out) in serie D dalla Renato Curi Angolana.
Il capocannoniere di quella edizione fu il bomber del San Nicolò Aleyandro Lalli, con 19 reti all’attivo, mentre ad aggiudicarsi la Coppa italia, sul neutro di Città Sant’Angelo, fu la Spal Lanciano, battendo di misura (1-0) la corazzata Teramo, con un guizzo, nel primo tempo, del bomber Fabio Lalli.
Quanto poi al cammino antecedente, ecco i risultati conseguiti dalla Spal Lanciano. Triangolare primo turno: Sporting Scalo-Spal Lanciano 1-2; Guardiagrele-Sporting Scalo 1-1; Spal Lanciano-Guardiagrele 1-0; triangolare secondo turno: Spal Lanciano-Mosciano 2-0; Mosciano-Montesilvano 2-2; Montesilvano-Spal Lanciano 1-1. Questo, invece, il percorso del Teramo. Triangolare primo turno: San Nicolò-Teramo 0-3; Montorio 88-San Nicolò 0-2; Teramo-Montorio 88 3-0; triangolare secondo turno: San Nicola Sulmona-Rosetana 0-0; Teramo-San Nicola Sulmona 4-1; Rosetana-Teramo 0-4.
In virtù di tale affermazione, la Spal Lanciano approdò alla fase nazionale della Coppa italia, dalla quale fu subito estromessa, ad opera dei molisani della Capriatese. Dopo aver pareggiato 1-1 in casa, gli spallini persero infatti per 2-0 il return-match giocato in terra molisana. Capratiese successivamente sconfitta, nella decisiva finale disputata nello stadio di “Casal del Marmo” a Roma: 3-1 il punteggio, in favore dei toscani del Tuttocuoio.
Una curiosità, in chiusura: per il secondo anno consecutivo il Castel di Sangro farà registrare la miglior difesa del girone, mentre con 54 reti all’attivo il Teramo eguagliò il primato fatto in precedenza registrare dal Cologna Paese.
I NUMERI. Maggior numero di punti: Teramo (73); minor numero di punti: Notaresco (26); maggior numero di vittorie: Teramo (22); minor numero di vittorie: Notaresco (4); maggior numero di sconfitte: San Nicola Sulmona e Notaresco (16); minor numero di sconfitte: Teramo (5); maggior numero di pareggi: Cologna Paese (17); minor numero di pareggi: Teramo (7); migliore media punti: Teramo (2,14); peggiore media punti: Notaresco (0,76); miglior attacco: Teramo (54 reti); miglior difesa: Castel di Sangro (22 reti); peggior attacco: Guardiagrele (22 reti); peggior difesa: Penne, San Nicola Sulmona e Notaresco (49 reti); migliore differenza reti: Teramo +31; peggior differenza reti: Notaresco -24.
Roberto Altorio