Nell’edizione numero sedici del principale campionato dilettantistico abruzzese, ad aggiudicarsi la vittoria fu il Cologna Paese (nella foto), a coronamento di una crescita tanto rapida quanto esaltante, se si considerano le due annate precedenti, caratterizzate dal salto di categoria, ottenuto sotto la gestione di Gennaro Grillo (nella foto) e i successivi play-off centrati nella passata stagione. Quanto all’ultima, la formazione allenata da Daniele Fanì si aggiudicò, come detto, la prima piazza con relativo approdo diretto in serie D grazie ai 69 punti complessivamente totalizzato e frutto di 18 vittorie, 15 pareggi ed una sconfitta. Da record anche l’avvio di campionato, contrassegnato da ben sette vittorie nelle prime sette gare, con appena 4 gol subiti (2 dall’Aquila, uno dal Real Ortona ed uno dall’Atessa), mentre il primo mezzo passo falso arrivò all’ottava giornata, in occasione della trasferta di Atri, conclusasi in partià (1-1 il punteggio finale).
Quanto poi all’unico ko del sodalizio del presidente Ferdinando Perletta, lo si registrò all’ultima di andata, nell’anticipo (trasmesso in tv) con il Francavilla, perso di misura (per 2-1) dai teramani. La certezza della promozione arrivà invece solo al 34° ed ultimo turno, grazie ad un provvidenziale quanto spettacolare pareggio per 3-3.
Alle spalle della capolista, con una sola lunghezza di ritardo, si piazzò invece il neopromosso San Nicolò, che pur chiudendo alla grande la stagione (quattro vittorie nelle ultime quattro giornate), e vantendo il maggior numero di successi e l’attacco più prolifico del girone, dovette accontentarsi dei play-off. Che, come si potrà vedere qui di seguito, non si rivelarono altrettanto positivi.
Semifinali: Hatria-San Nicolo 1-0; San Nicolo-Hatria 0-0; Notaresco-Miglianico 3-1; Miglianico-Notaresco 1-2. Finale (disputata allo stadio “Rubens Fadini” di Giulianova): Hatria-Notaresco 1-3.
Furono dunque i rossoblù teramani (decisiva in tal senso la tripletta messa a segno dal bomber Mario Orta) a centrare l’accesso alla successiva fase nazionale, che al primo turno li vide opposti, e prematuramente eliminati, dal Cynthia Genzano che dopo essersi aggiudicati (per 4-3) la gara di andata disputata in Abruzzo, ebbero modo di imporsi (per 1-0) anche in quella di ritorno, in terra laziale.
Nella parte bassa della graduatoria, invece, furono ben tre le retrocessioni dirette. A quella, canonica, riservata all’ultima classificata, ovvero al Real Ortona, che chiuse con soli 4 punti all’attivo, frutto di altrettanti pareggi, a scendere direttamente in Promozione, senza cioè ricorrere alla disputa dei play-out, furono anche il Pianella (penultimo) ed il Lauretum (terz’ultimo). Per l’occasione condannate dalla regola relativa ai distacchi: ben 24, infatti, quelli tra penultima e quint’ultima, in aggiunta ai 15 punti tra terz’ultima e quart’ultima. Per la cronaca, al 15° posto si piazzò, salvandosi, la Spal Lanciano, con 39 punti all’attivo.
Il capocannoniere di quella edizione fu il bomber del Francavilla Davide Valbonesi, autore di 24 reti, otto delle quali ottenute su rigore, mentre ad aggiudicarsi la Coppa Italia fu (sul campo neutro di Roseto degli Abruzzi) L’Aquila. opposta al Guardiagrele. Che in vantaggio sino ad una manciata di minuti dalla fine, fu acciuffato proprio nel finale sull’1-1, per poi sciogliersi nei tempi supplementari, conclusisi sul punteggio di 4-1.
Quanto poi al cammino antecedente la suddetta finale, ecco tutti i risultati nel frattempo conseguiti dagli aquilani. Triangolare primo turno: Canistro-L’Aquila 1-2; Real Ortona-Canistro 0-5; L’Aquila-Real Ortona 4-0; triangolare secondo turno: Lauretum-L’Aquila 0-3; San Nicolò-Lauretum 5-0; L’Aquila-San Nicolò 2-0. Questo, invece, il percorso seguito, sempre in Coppa, dai guaridesi. Triangolare primo turno: Ripa Teatina-Guardiagrele 0-3; Spal Lanciano-Ripa Teatina 2-0; Guardiagrele-Spal Lanciano 2-0; triangolare secondo turno: Alba Adriatica-Miglianico 3-2; Miglianico-Guardiagrele 1-3; Guardiagrele-Alba Adriatica 2-0.
In virtù di tale affermazione, L’Aquila approdò alla fase nazionale della Coppa esordendo contro i molisani del Sesto Campano, eliminati grazie al successo (per 2-0) ottenuto in trasferta all’andata, ed al successivo pari (per 2-2) conquistato allo stadio “Fattori”. Non altrettanto positiva l’avventura nei quarti di finale, complice l’estromissione da parte del Castel Sardo, che pur sconfitta in Abruzzo per 2-0, riusciì con un roboante 4-1 a rimontare, in terra sarda. Coppa poi vinta, per la cronaca, dagli umbri del Pontevecchio, impostisi nella finale disputata al “Flaminio” di Roma, contro i campani della Casertana, superati col punteggio di 1-0.
I NUMERI. Maggior numero di punti: Cologna Paese (69); minor numero di punti: Real Ortona (4); maggior numero di vittorie: San Nicolò (19); minor numero di vittorie: Real Ortona (0); maggior numero di sconfitte: Real Ortona (30); minor numero di sconfitte: Cologna Paese (1); maggior numero di pareggi: Francavilla (16); minor numero di pareggi: Real Ortona (4); migliore media punti: Cologna Paese (2,02); peggiore media punti: Real Ortona (0,11); miglior attacco: San Nicolò (63 reti); miglior difesa: Cologna Paese (23 reti); peggior attacco Real Ortona (15 reti); peggior difesa: Real Ortona (107 reti).
Roberto Altorio