Nell’edizione numero quindici del massimo campionato regionale fu la Santegidiese di Roberto Cappellacci (nella foto) ad aggiudicarsi il titolo. Ben 75 i punti all’attivo per i vibratiani (frutto di 22 vittorie, 9 pareggi e 3 sconfitte), che approdarono in serie D per la quarta volta nella loro storia calcistica. Promozione peraltro agguantata proprio all’ultima giornata sul campo di un’Atessa già sicura dei play-off e sconfitta col punteggio di 2-0 grazie alle reti di Censori e Baldassarro. Il tutto al termine di una stagione davvero spumeggiante, visto che a giocarsi la promozione fu un terzetto di squadre, tutte capaci di chiudere la fase regolare avendo superato la soglia dei 70 punti. Per la cronaca, in seconda posizione si piazzò il Pescina Valle del Giovenco, staccato di due sole lunghezze: decisiva, in tal senso, si rivelò la sconfitta patita, alla terz’ultima giornata contro il Cologna Paese), con i vibratiani costretti al pareggio (per 2-2) nella sfida disputata allo stadio “Tommaso Fattori”. Chiuse invece al terzo posto, a quota 71, l’Hatria, promossa appena due anni prima e reduce dalla tranquilla salvezza ottenuta nella passata stagione. Ma ecco, nel dettaglio, i risultati dei successivi play-off. Semifinali: Atessa-Pescina Valle del Giovenco 1-2; Pescina Valle del Giovenco-Atessa 1-1; Cologna Paese-Hatria 0-0; Hatria-Cologna Paese 1-2. Finale play-off (sul neutro di Chieti, stadio “Guido Angelini”: Pescina Valle del Giovenco-Cologna Paese 2-1. La neonata società aquilana ottenne dunque l’accesso alla successiva fase nazionale, che li vide opposti, al primo turno, agli emiliani della Copparese, battuti sia all’andata (3-2 esterno), che al ritorno, terminato in goleada, ovvero col punteggio finale di 5-1. Nella doppia finale, disputata contro i lombardi della Val Osio Sotto, l’undici abruzzese partì malissimo, perdendo tra le mura amiche per 1-2, ma riuscì nell’impresa di ribaltare, a distanza di sole sette giorni, l’iniziale svantaggio, approdando con pineo meritato in serie D, grazie al 3-1 centrato in trasferta.
Nella parte bassa della graduatoria, a retrocedere direttamente in promozione fu il neo promosso Vestina Penne, sempre in difficoltà nell’arco dell’intera stagione, chiusa con soli 14 punti ed appena due vittorie all’attivo. Le altre compagine costrette a lasciare la categoria, tramite i play-out, furono l’Ortona (penultimo) e l’Amiternina (terz’ultima), in base ai seguenti risultati: Amiternina-Guardiagrele 2-2; Guardiagrele-Amiternina 4-1; Ortona-Alba Adriatica 1-0; Alba Adriatica-Ortona 1-0, con gli albensi salvi grazie al loro miglior piazzamento in classifica. Q
Quanto al titolo di capocannoniere, se lo aggiudicò, per il secondo anno consecutivo (cosa mai più riuscita ad alcuno), l’attaccante dell’Atessa Giuseppe Soria, autore di 22 reti. La Coppa Italia, invece, andò al Pianella, capace di imporsi di misura (1-0 il punteggio) sul Notaresco nella finale disputata sul campo neutro del ”Valle Anzuca” di Francavilla al Mare. Approdati alla fase nazionale, ed oppoti al Pontevecchio, i pescaresi persero per 3-0 la sfida di andata, in terra umbra, per poi pareggiare, con uno spettacolare 4-4, quella di ritorno, abbandonando prematuramente la competizione, che sarà poi vinta dai toscani dell’Esperia Viareggio, che si imporranno per 2-0, allo stadio “Flaminio” di Roma, sui campani del Real Ippogrifo di Sarno.
I NUMERI. Maggior numero di punti: Santegidiese (75); minor numero di punti: Vestina Penne (14); maggior numero di vittorie: Santegidiese (22); minor numero di vittorie: Vestina Penne (2); maggior numero di sconfitte: Vestina Penne (24); minor numero di sconfitte: Santegidiese e Pescina Valle del Giovenco (3); maggior numero di pareggi: Amiternina (15); minor numero di pareggi: Montesilvano (7); migliore media punti: Santegidiese (2,20); peggiore media punti: Vestina Penne (0,41); miglior attacco: Pescina Valle del Giovenco (58 reti); miglior difesa: Santegidiese (15 reti); peggior attacco Vestina Penne (15 reti); peggior difesa: Vestina Penne (62 reti).
Roberto Altorio