Una prodezza che vale più di 3 punti quella di Davide Di Nicola. La splendida punizione del classe 1996 ha fatto calare il gelo sul “Dei Marsi” e sull’Avezzano, costringendo i lupi al primo ko interno in campionato. L’Alba Adriatica si gode i 3 punti e resta imbattuta dopo 3 giornate, facendo capire di non voler essere solo spettatrice in questa Eccellenza, ma anche protagonista. I rossoverdi si preparano ad ospitare L’Aquila al “Vallese” nel turno infrasettimanale per continuare il periodo positivo, anche se la stagione è solo agli inizi.
Abbiamo analizzato questi aspetti e non solo con lo stesso match winner della sfida di Avezzano. «Abbiamo trovato una vittoria fondamentale per il nostro cammino», commenta Di Nicola, che continua: «Dopo il gol non sapevo cosa pensare, sono davvero entusiasta che quel pallone sia entrato in porta. Il primo pensiero è andato subito e va a mio fratello, che da qualche tempo non c’è più. Ci tenevo a dedicargli questa rete. La dedico anche ai miei compagni e alla società, che ha saputo creare un rapporto unico con l’intero gruppo e che ci permette di vivere la nostra quotidianità senza mai farci mancare nulla».
Alba Adriatica nel segno della continuità nel corso del tempo e il centrocampista commenta: «Quest’anno qualcuno ci indica come la mina vagante del girone, anche se siamo tra i più giovani dello stesso. Non ci manca la voglia di fare e siamo pronti sempre a dare il massimo su ogni pallone. Noi che siamo da più tempo qui e che siamo un po’ più grandi ci sentiamo come un traino per i più giovani, insieme sappiamo che potremo arrivare lontano».
Lo scorso giugno l’annuncio del nuovo allenatore, Edmondo De Amicis. Subito forte il legame del tecnico con la squadra, come testimoniano le parole di Di Nicola: «Parliamo di un allenatore molto importante, con cui tutti abbiamo avuto una grande intesa. La sua preparazione si nota, è indiscutibile. Poi ha un certo tatto con i giovani. Mister De Amicis è una grande persona, ci mette impegno e sono certo che l’Alba si toglierà le sue soddisfazioni con lui».
Il giocatore albense pensa poi alla sfida infrasettimanale contro L’Aquila: «Loro partono favoriti, anche perché sono la squadra candidata numero uno al successo finale. Domani non ci nasconderemo, poco ma sicuro, faremo la nostra partita senza alcun timore, anche perché nel calcio non esistono gare già stabilite. La giocheremo con la solita fame di vittoria, con ambizione. Non faremo da spettatori, non staremo arretrati, ma battaglieremo 90 minuti».
Il momento storico impone particolari regole per contrastare la diffusione del Covid. Di Nicola spiega come si vive la situazione in uno spogliatoio: «Viviamo il tutto il più normalmente possibile, attenendoci a tutte le norme ma cercando di pensare comunque a quelli che sono i nostri impegni e i nostri obiettivi. Chiaramente la quotidianità è più difficile ed è fatta di molti controlli, in più manteniamo le distanze, non è come prima. Quando scendi in campo, però, sai di dover isolarti in una realtà ben diversa rispetto a quella che vivi ogni giorno, pensi ad altro».
Un pensiero al girone di Eccellenza, molto più competitivo degli ultimi anni: «Sicuramente è il campionato più difficile e livellato verso l’alto che io ricordi. Non so quando ricapiterà di avere al contempo tutte queste piazze blasonate e tutti questi giocatori insieme. Penso alla formazione de L’Aquila, con nomi altisonanti, ma anche al Chieti, Avezzano e così via. Per non parlare delle outsider, c’è davvero tanto materiale».
In chiusura, Di Nicola parla dell’impossibilità di avere tutti i tifosi degli anni scorsi allo stadio e dichiara: «In queste categorie più che in altre, il ruolo del tifo è primario. Scendendo in campo oggi mi rendo e ci rendiamo conto che ci manca qualcosa, non sentire il sostegno della gente in tribuna, seppure adesso in qualche impianto qualcuno possa accedere, è un peccato. Speriamo che tutto possa tornare alla normalità il più presto possibile, però va detto che anche se a distanza chi ci segue si fa sentire in altri modi».
Nicolas Maranca