Il Comitato Regionale Abruzzo e l’attesa di un sostegno dalla LND. Sviluppi non definitivi sul fronte ripartenza Eccellenza dopo la video call di questa sera tra la LND regionale presieduta da Ezio Memmo e le 7 società pronte a ripartire, ora bisogna attendere un segnale di risposta da Roma.
I fatti
Ieri, il Presidente della Federcalcio Gravina aveva dettato le linee guida per la ripresa, indicando come aspetto fondamentale il raggiungimento di un numero minimo di partecipanti ai singoli gironi (metà delle squadre) con la possibilità anche di unirsi ad altre Regioni. L’Abruzzo chiede di poter ripartire con 7 club (Avezzano, Chieti, Capistrello, Lanciano, L’Aquila, Renato Curi Angolana e Il Delfino Flacco Porto). Il Comitato Abruzzo cerca il placet della LND di Roma basandosi sul numero totale di gare (12 gare da giocare nel nuovo mini-campionato programmato e 8 gare già fatte nella prima fase pre-stop, in totale più di quelle che saranno disputate in altre regioni che rispettano il requisito delle 10 squadre), sulla grande penalizzazione ricevuta dalle società abruzzesi retrocesse dalla Serie D nella passata stagione, e sul grande blasone demografico e territoriale delle società aderenti alla ripartenza.
Il format
L’idea di ripartenza dell’Eccellenza abruzzese prevede la promozione in D e il posizionamento per il ripescaggio della seconda. Si fa riferimento all’11 aprile come data di nuovo inizio, concludendo il 30 giugno con alcuni turni infrasettimanali. Confermata la permanenza nella categoria di chi non partecipa al nuovo format (13 società), che dovranno comunque pagare la propria parte di iscrizione. Per queste società, inoltre, mancherà la possibilità di chiedere il ripescaggio nella stagione 2021/2022. Svincolo definitivo per i tesserati con le società non aderenti, mentre per i prestiti basterà un accordo tra le parti interessate.
Il tutto, come già detto, però, si lega all’ok che dovrà arrivare da Cosimo Sibilia e dalla LND, al momento l’Abruzzo non ha la certezza di riprendere.
Le parole di Ezio Memmo
«Questo è lo scenario definitivo che ci ritroviamo davanti. La volontà di ripartire c’è, ma prima di riaccendere i motori sarà necessaria una deroga da parte degli organi federali competenti e della LND, deroga che abbiamo già richiesto e che resta l’ultimo ostacolo burocratico da superare. Siamo certi che le legittime aspettative dei nostri club saranno ripagate, altrimenti ci ritroveremmo costretti a chiudere qui la stagione».
Nicolas Maranca