L’ospite della tredicesima puntata di “ACD – A Casa Di” è Sebastian Valdes, centrocampista svincolatosi di recente dal Villa 2015, dove era arrivato quest’estate. Il calciatore argentino ha messo mano al cassetto dei ricordi, rivivendo in breve la sua carriera calcistica. Una carriera iniziata nella suo paese natale (l’Argentina), precisamente nelle giovanili dell’Huracan e arricchita dalle tante esperienze in Italia con le maglie di Fontanelle, Hatria, Celano, Giulianova, Civitanovese, Fermana, Tolentino, Anconitana, Jesina, Miglianico, Castelnuovo e molte altre ancora.
La tappa più importante della carriera di Valdes è indubbiamente quella nella Fermana. Il centrocampista argentino ha vissuto tre stagioni nelle fila gialloblù, culminate con la vittoria del campionato di Serie D nella stagione 2016/17 e l’approdo, undici anni dopo l’ultima volta, in Serie C. Così il calciatore sulla sua esperienza in quel di Fermo: «Un’esperienza fantastica con una società che ha investito molto negli anni. Eravamo allenati da un grande allenatore come Osvaldo Jaconi che, insieme a Tonino Valbruni, è stato uno di quelli che mi ha insegnato tanto a livello calcistico e umano. Sono stati tre anni intensi nella Fermana, segnati da una salvezza, una finale play-off persa a Fano e la conquista della Serie C vincendo il girone F di Serie D. Quel giorno per me è indimenticabile. L’euforia dei tifosi, la Curva Duomo in festa e noi, con il pullman, che non riuscivamo ad entrare nella piazza principale della città. Una di quelle scene che tutti i calciatori vorrebbero vivere almeno una volta nella loro vita».
Valdes, infine, non ha nascosto il desiderio di continuare nel calcio, magari (un giorno) nelle vesti di allenatore: «Non so di preciso cosa farò quando smetterò di giocare. Di sicuro, amo questo sport e sono cresciuto letteralmente con un pallone tra le mani. In ogni esperienza che ho avuto, ho sempre legato molto con i giovani, ai quali ho sempre dato dei consigli giusti per aiutarli nella loro crescita».
Andrea Spaziani