Nonostante la sospensione dei campionati, Abruzzo Calcio Dilettanti ha dato vita ad ACD (A Casa Di), la nuova rubrica che continuerà a seguire da vicino le sorti del mondo dilettantistico abruzzese, dando voce ai protagonisti che lo compongono.
Nella prima puntata, abbiamo fatto visita “virtualmente” all’allenatore della Torrese, Remigio Cristofari.
Il tecnico ci ha confessato subito di sentire molto la nostalgia del calcio: «Mi manca tantissimo. Per chi come me vive il calcio fin da bambino è dura. Faccio fatica a ricordare una pausa così lunga. Quello di cui sento più la mancanza è il contatto quotidiano con i ragazzi, il preparare le partite e l’adrenalina pre-gara».
In questo momento lontano dalla sua Torrese, il mister giallorosso continua ad aggiornarsi costantemente, sperando di «arricchire le mie competenze per poi riproporle ai giocatori quando si potrà finalmente tornare in campo». Oltre all’aggiornamento, Cristofari ha riscoperto «il piacere di stare con la sua famiglia (la sua compagna e il suo bambino, ndr)» e di aiutare i suoi genitori, impegnati con la gestione di un bar. «Nelle ore vuote» – ha aggiunto l’allenatore – «mi sono avvicinato ancora di più al lavoro della mia famiglia, cercando di addentrarmi in questo mondo che, con molta probabilità, erediterò nel prossimo futuro».
Il mister è intervenuto anche sulla difficoltà che ha avuto la società nel pianificare e portare avanti le attività con il virus alle porte: «Dopo aver avuto un contagio tra i nostri giocatori, abbiamo attuato tutte le procedure necessarie per bloccare la diffusione del virus. Nonostante questo lavoro certosino messo in atto dal club, abbiamo avuto quasi tutta la rosa contagiata. E questo testimonia ancora una volta la difficoltà nel combattere un virus così subdolo». Una situazione – quella legata al Coronavirus – che la Torrese ha dovuto affrontare da vicino con ben 16 positività nel gruppo squadra. E una situazione che ha compromesso la preparazione atletica della squadra nel campionato di Eccellenza.
Passando al calcio giocato, infine, Cristofari ha detto la sua sull’inizio poco brillante della Torrese: «È stato un inizio di stagione difficile, sulla falsariga di quanto successo lo scorso anno. Questa partenza ad handicap, per via del virus, non dev’essere un alibi. Sicuramente abbiamo sbagliato qualcosa. Io per primo non sono stato bravo nel capire le qualità del gruppo e nel cambiare, magari, anche l’atteggiamento tattico. Alla ripresa dovremo dare di più tutti e capire che questo è un campionato difficile, probabilmente il più difficile nella storia del massimo torneo regionale».
Andrea Spaziani