Nella quarta puntata di ACD – A Casa Di, abbiamo fatto visita “virtualmente” all’attaccante del Casalbordino, Armando Iaboni. Il calciatore nativo di Pontecorvo, in apertura, ci ha svelato l’origine del suo soprannome “Il Puma”: «Mi hanno iniziato a chiamare così perché durante l’estate passo molto tempo al mare. Un anno, in particolare, mi sono presentato agli allenamenti ed ero irriconoscibile a causa dell’abbronzatura. A questo va aggiunto il mio carattere aggressivo, specialmente prima della nascita di mia figlia, che mi è valso questo appellativo. Mi hanno iniziato a chiamare “Il Puma”, mi è piaciuto, mi ha portato bene e ho deciso di lasciarlo».
L’attaccante giallorosso sta trascorrendo questo periodo a casa, a Campobasso, in compagnia della sua famiglia. Oltre ad allenarsi individualmente con costanza e passione, l’ex San Nicolò aiuta anche sua figlia con i compiti, svelando anche la materia che gli piace di più: «La materia dove aiuto di più mia figlia è matematica. Per me i numeri sono importanti nella vita quotidiana: sia a scuola e sia nel calcio. Se fai i numeri significa che hai lavorato bene, mentre se i numeri non arrivano significa che qualcosa hai sbagliato».
Un altro passaggio importante della video intervista è quello sulla continuità di Iaboni, che a 41 anni ha ancora tanta voglia di giocare a questi livelli: «Nella vita è fondamentale avere sempre degli obiettivi. Una volta individuati, bisogna fare dei sacrifici e delle rinunce per raggiungerli. Nel mio caso, per continuare a giocare a questi livelli, oltre a delle rinunce devo anche allenarmi giornalmente ad un ritmo elevato. Solo così posso raggiungere gli obiettivi che mi sono prefissato e che mi portano fuori dagli schemi».
“Il Puma” ha alle spalle una carriera ricca di successi, iniziata nella stagione 2003/04 in Serie D con la maglia del Cassino. Da un anno e mezzo è in forza al Casalbordino, con il quale, lo scorso anno, si è aggiudicato il campionato di Promozione approdando, per la prima volta nella storia del club, nel massimo campionato regionale abruzzese. Nel mezzo tante esperienze e trionfi con Trivento, Termoli, Trento, Bojano, Sulmona, Isernia, San Nicolò, Vastese, Isernia e Campobasso.
L’attaccante detiene ancora il record di marcature in Eccellenza con 29 reti (condiviso con l’attaccante Hernan Molinari che segnò 29 reti con la maglia dell’Amiternina nel 2012), siglate nella stagione 2013/14 con la maglia del San Nicolò di mister Epifani: «Di quell’annata ho solo ricordi fantastici. Quando c’è una grande società dietro, viene tutto più facile. Lì parliamo di una realtà dove il professionismo è di casa».
Armando Iaboni ha parlato a 360° del suo Casalbordino: «Siamo partiti sulle ali dell’entusiasmo con una presentazione fenomenale e con un nuovo campo da gioco (il “Di Vittorio” di Scerni, ndr). Il patron Santoro è un vulcanico, con una grande voglia di vincere. Siamo consapevoli che ci sono nel nostro campionato squadre più blasonate. Ma il blasone non vince sempre. Quando c’è una grande organizzazione (dal magazziniere al presidente) e tutte le cose sono al posto giusto, può esserci anche una sorpresa. A mio avviso noi possiamo essere la scheggia impazzita del torneo».
Andrea Spaziani